Questi "misteriosi" cubi di uranio potrebbero risalire ad esperimenti nucleari nazisti

Questi 'misteriosi' cubi di uranio potrebbero risalire ad esperimenti nucleari nazisti
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Dopo la disfatta nella Seconda Guerra Mondiale, sono venute alla luce evidenze sui macabri e assurdi esperimenti delle equipe scientifiche naziste. Alcune prove di questi test sembrano essere giunte sino ad oggi. Un team di ricerca, infatti, sta analizzando una serie di cubi di uranio che potrebbero provenire da esperimenti nucleari nazisti.

Studiando alcuni di questi cubi, il cui numero è stimato in circa 600 unità, l’intento dei ricercatori della Pacific Northwest National Laboratory è quello di svelarne le origini. "Non sappiamo per certo se i cubi provengano dal programma tedesco, quindi prima vogliamo stabilirlo. Quindi vogliamo confrontare i diversi cubi per vedere se possiamo classificarli in base al particolare gruppo di ricerca che li ha creati" ha affermato Jon Schwantes, ricercatore principale dello studio.

L’obiettivo di questa ricerca non si limita a comprendere la provenienza dei cubi, ma anche di sviluppare tecniche innovative, per dotare esperti scientifici ed agenti di strumenti per combattere il mercato illecito di materiali nucleari.

Attraverso procedure radiocronometriche, i ricercatori stanno esaminando i cubi per meglio datarli e far risalire l’uranio, di cui sono costituiti, al periodo di sperimentazione dei gruppi di ricerca nazisti.

Al principio della seconda Guerra Mondiale, periodo di scoperte che hanno rivoluzionato il mondo, il lavoro di diversi team di ricerca tedeschi era incentrato sulla produzione di plutonio da sfruttare nel conflitto. Lo stratagemma, adottato dalle maggiori equipe impiegate nella ricerca, era quello di utilizzare questi cubi per alimentare reattori nucleari. Ciò attraverso la loro immersione in acqua contenente deuterio, isotopo più pesante dell’idrogeno, di modo da scatenare una reazione nucleare. Questi progetti fallirono, anche a causa delle migliori e più rapide strategie degli Alleati nel conflitto e nella corsa al nucleare, tra cui gli Stati Uniti.

Alla fine della guerra, dopo aver prevalso, le forze alleate smantellarono i laboratori e sequestrarono i materiali usati negli esperimenti nucleari, tra cui alcuni di questi cubi di uranio. Questi vennero in parte inviati negli USA, ma la maggior parte di essi è andata dispersa.

Pur non essendo ancora sicuri della provenienza, gli scienziati sono intenzionati ad approfondire gli studi per datare i cubi di uranio e chiarirne definitivamente l’origine, soprattutto per la valenza del periodo storico in cui sarebbero stati realizzati.

In merito al rischio associato allo sviluppo di armi di tale portata da parte del regime dittatoriale nazista, Brittany Robertson afferma "Sono contenta che il programma nazista non fosse così avanzato come volevano che fosse entro la fine della guerra, perché altrimenti il mondo sarebbe un posto molto diverso".