Moby Dick: realtà o finzione? Ecco la vera e incredibile storia dietro il romanzo

Moby Dick: realtà o finzione? Ecco la vera e incredibile storia dietro il romanzo
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Il romanzo più famoso di Herman Melville, Moby Dick, segue la storia di Ismaele, un marinaio in procinto di partire da Manhattan, che decide di imbarcarsi sulla baleniera del capitano Achab, a caccia dell'enorme capodoglio verso la quale Achab nutre una smisurata sete di vendetta. Una storia simile a quella di Moby Dick è realmente accaduta.

Nel 1820, una balena andò a sbattere contro una nave americana (l'Essex) per la caccia alle balene nel Pacifico meridionale, la prima volta nella storia americana che una nave del genere veniva assalita dalla sua preda in quello che sembrava essere un attacco calcolato. L'imbarcazione affondò e l'equipaggio dovette dirigersi a nuoto verso un'isola del Pacifico. Ma andiamo con ordine.

Il 12 agosto 1819 l'Essex, il capitano 29enne George Pollard Jr. e il suo equipaggio salparono da Nantucket, nel Massachusetts. Un anno dall'inizio del viaggio, l'Essex e tutto il personale a bordo si trovarono faccia a faccia con un enorme capodoglio lungo 25 metri negli oceani del Pacifico meridionale. Qui l'enorme creatura decise di attaccare la nave.

Secondo quanto riferito, la creatura era coperta di cicatrici e da tempo osservava l'equipaggio da lontano. "Mi voltai e lo vidi circa cento canne direttamente davanti a noi, che scendeva con il doppio della sua velocità ordinaria di circa 44 km/h, e apparve con furia e vendetta dieci volte superiori nel suo aspetto", scrive Owen Chase - il primo ufficiale a bordo - nel suo libro, The Wreck of the Whaleship Essex.

Il capidoglio colpì diverse volte la nave, che causò - infine - un buco nello scafo. I membri dell'equipaggio furono costretti a stare su un'isola per 90 giorni. Mentre nessuno - ancora oggi - sa perché la balena abbia attaccato la nave. Forse per caso, attirata dalla nave stessa, o forse per vendicare tutte le morti causate dall'imbarcazione.

Questa storia, infine, ispirò Herman Melville, che decise di scrivere un romanzo per renderla immortale.