La morte stellare più energetica dell'Universo: l'ipernova

La morte stellare più energetica dell'Universo: l'ipernova
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Le supernova non sono le esplosioni più potenti dell'Universo, il primato spetta alle cosiddette "ipernove", da 10 a 100 volte più luminose di una tipica supernova. Ne abbiamo scoperte davvero poche nel corso della nostra storia, a alcune volte si ha difficoltà perfino a classificarle.

Come si formano? Quando muoiono stelle enormi, negli ultimi minuti della loro vita, si forma un nucleo di ferro denso e nichel. A differenza degli elementi più leggeri, la fusione dell'energia del ferro blocca l'energia, anziché rilasciarla. Senza energia per "resistere" contro il peso schiacciante dell'atmosfera della stella, inizia un crollo catastrofico.

Negli ultimi momenti della stella, il suo nucleo schiacciato si converte in una palla di neutroni quasi puri, che ferma brevemente la sua avanzata, innescando un grande rimbalzo seguito da una spettacolare esplosione. In ogni caso, la stella di neutroni si piega su se stessa, senza che nulla sia in grado di impedire alla gravità di fare ciò che fa meglio: rendere le cose più piccole. Subito dopo, arriva la fonte ultima della gravità inarrestabile: la nascita di un buco nero.

In un'ipernova, il nucleo della stella collassa direttamente in un buco nero, e vengono emessi due getti di plasma estremamente energetici dai poli di rotazione, ad una velocità quasi pari a quella della luce. Questi getti emettono raggi gamma molto intensi, e sono una delle possibili spiegazioni per i famosi "lampi gamma" captati dal nostro pianeta.