Cosa sappiamo sul malessere che negli USA sta uccidendo chi usa sigarette elettroniche

Cosa sappiamo sul malessere che negli USA sta uccidendo chi usa sigarette elettroniche
INFORMAZIONI SCHEDA
di

Da luglio ad oggi sono 450 gli americani ricoverati per problemi alle vie respiratorie molto probabilmente indotti dall'uso di sigarette elettroniche. Sono già morti cinque pazienti, e si teme che questo numero possa salire. Il problema sembra circoscritto solamente agli USA, ma non sappiamo se dipenda da una sostanza specifica.

Questo perché i consumatori di sigarette elettroniche spesso amano giocare con i liquidi, personalizzando le miscele per lo svapo. Questo porta a due problemi: il primo è la presenza di un'ampia vastità di aziende che vendono liquidi per le sigarette elettroniche, il che rende a maggior ragione difficile collegare la presenza dei sintomi al consumo dei prodotti di una specifica marca. Il secondo problema è che la possibilità di personalizzare i "cocktail" per lo svapo in un'ambiente domestico, espone i consumatori al rischio di contaminare i liquidi.

La terza variabile che rende ancora più difficile capire l'esatta causa del malessere, è che molti dei consumatori ospedalizzati potrebbero aver fumato anche altre sostanze oltre alla nicotina. Ad esempio il THC. E, infatti, sappiamo che l'84% delle persone ricoverate per problemi respiratori avevano consumato nelle ultime settimane liquidi a base di THC.

Una indagine della Food and Drugs amministration avrebbe poi individuato un liquido derivato dalla vitamina E presente in tutte le miscele a base di THC consumate dalle persone ricoverate, ma non sono riusciti a collegarlo in modo certo alla comparsa dei sintomi. Inoltre rimane il fatto che una piccola ma rilevante percentuale di pazienti sostiene di non avere fumato miscele a base di cannabis, anche se il dato potrebbe essere falsato dalla paura di stigmatizzazione.

Il fatto che il problema sia spuntato improvvisamente negli ultimi due mesi, e che abbia raggiunto un picco proprio ora, ha portato le autorità mediche a sospettare che il responsabile sia un componente chimico ben preciso. Ma oggi questo componente non è ancora stato individuato.

I pazienti sono quasi tutti giovanissimi, con un'età compresa trai 19 e i 22 anni. Non minorenni, dunque. Ma sempre molto giovani. Ultimamente molti regolatori vogliono contrastare il consumo di sigarette elettroniche trai giovanissimi, è il motivo per cui il Michigan vieterà la vendita di liquidi aromatizzati.

Anche per questo motivo il consiglio principale dei medici americani è quello di interrompere il consumo di sigarette elettroniche, almeno finché non sarà fatta chiarezza.

Sebbene i casi fatali siano ancora limitati, sono molti i pazienti finiti in coma o che, al termine del ricovero, hanno visto la loro capacità polmonare ridotta permanentemente.

I sintomi iniziali sono quasi sempre una forte tosse, dolori polmonari, e respiro corto. Poi la condizione del fumatore peggiora gradualmente, fino a che, in alcuni casi, non gli è più possibile respirare autonomamente, rendendo necessaria la ventilazione artificiale (questo è successo in circa il 30% dei casi). In alcuni casi i malati hanno anche registrato altri sintomi, come forte nausea, diarrea e febbre alta.