Per quale motivo gli uccelli volano in formazione a V?
INFORMAZIONI SCHEDA
Perché gli uccelli volano in formazione? Ci sarà capitato spesso, alzando gli occhi al cielo, di vedere stormi di uccelli più o meno numerosi, volare seguendo una caratteristica formazione a V. Ed ora la scienza tenta di spiegarne il motivo.
Per capire come mai gli uccelli volano in formazione a V dobbiamo, come punto di partenza, prendere in considerazione i moderni velivoli. Gli aerei che volano in formazione assumono, anch’essi, una forma a V. Questa formazione fa sì che gli aerei risparmino carburante perché, in qualche modo, è come se scivolassero sulle masse d’aria dell’aereo che li precede. Questo modello è stato applicato agli uccelli ma, sicuramente, non è perfetto perché gli aerei non sbattono le ali, come fanno invece gli uccelli, e quindi la turbolenza che viene creata dagli uccelli durante il volo è maggiore rispetto a quella prodotta da un aereo che ha le ali fisse e immobili.
Partendo da questa problematica, un gruppo di scienziati dell’Università di Londra ha fissato, sul dorso di alcuni esemplari (14 giovani individui) di Ibis calvi (Geronticus eremita), dei GPS. Questi individui facevano parte di un progetto per reintrodurre questi animali in via di estinzione. I giovani soggetti nati in cattività hanno imparato l’arte della migrazione seguendo un ultraleggero che gli indicava la via migratoria dall’Austria fino alla nostra Italia. Il GPS non solo mostrava la posizione di ogni animale all’interno dello stormo con grande precisione, ma registrava anche i movimenti delle ali. I dati sono stati successivamente analizzati e lo studio pubblicato sulla rivista Nature. Dai dati si è visto che gli animali assumevano la formazione a V perché, effettivamente, in questo modo risparmiavano energia.
La chiave di questo comportamento si trova nella sincronizzazione del battito delle ali di queste creature di modo che chi sta dietro poteva sfruttare le piccole correnti che l’uccello immediatamente avanti creava con il movimento delle ali. Benché sia difficile stimare quanta energia l’animale risparmi in questo modo, si è ipotizzato, tramite studi precedenti, che ci possa essere un risparmio di energia pari al 20-30%. Probabilmente, gli animali scelgono la posizione giusta all’interno dello stormo basandosi sulla loro vista oppure avvertendo il movimento delle loro piume quando queste vengono colpite dalle correnti d’aria di chi sta davanti o, ancora, scelgano la posizione giusta quando avvertono minore resistenza da parte dell’aria.
FONTE: Science
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