Motori al plasma migliorati potranno rappresentare il futuro dell'esplorazione spaziale

Motori al plasma migliorati potranno rappresentare il futuro dell'esplorazione spaziale
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Per l'esplorazione spaziale futura, gli scienziati stanno cercando dei metodi per garantire missioni più longeve. Attualmente, infatti, si utilizzano i motori al plasma, molto meno potenti rispetto ai motori a razzo tradizionali ma in grado di operare con maggiore efficienza e per lunghi periodi di tempo.

Quest'ultimi consentono a centinaia di satelliti GPS, militari e non, di orbitare intorno al nostro bel pianeta apportando, quando serve, piccole correzioni di rotta. Adesso, gli scienziati stanno sviluppando una nuova generazione di propulsori ionici per missioni a lunga distanza in tutto il sistema solare.

"I propulsori al plasma rappresentano il futuro dell'esplorazione spaziale", afferma Ken Hara, che sta cercando di sviluppare alcuni modelli computerizzati per rendere i motori a ioni più potenti, efficienti e utili. Questi tipi di motori hanno alcuni vantaggi non indifferenti: il carburante pesa di meno, in confronto al combustibile pesante bruciato dai propulsori dell'era Apollo e, inoltre, una volta che si trovano nello spazio possono accelerare più a lungo.

Un motore a combustione tradizionale brucia un enorme volume di carburante ma a una bassa velocità di scarico, una combinazione che produce una spinta enorme. Al contrario, un motore al plasma è progettato per un ambiente diverso, e spinge un veicolo spaziale che si trova in un ambiente con bassa o nessuna gravità. Nel vuoto dello spazio, questa "leggera" spinta consente al veicolo di aumentare la sua velocità nel tempo.

Ken Hara sta creando modelli computerizzati per migliorare ulteriormente questi motori al plasma. Per fare ciò, ha bisogno di sviluppare modelli che risolvano nuove equazioni e verifichino che siano corretti sotto rigorose analisi matematiche. Un lavoro senza dubbio difficile, ma che potrebbe aprire nuove strade per l'esplorazione dello spazio.