MSI Afterburner ai titoli di coda? Centrerebbe la guerra in Ucraina

MSI Afterburner ai titoli di coda? Centrerebbe la guerra in Ucraina
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Mentre il sito web ufficiale continua a mantenere aperti i canali di download, soprattutto dopo il pericolo malware crypto su Afterburner, MSI sarebbe ormai praticamente fuori dallo sviluppo del suo popolare software di monitoraggio e overclock.

A rivelare lo stato in cui verserebbe il progetto è stato il suo stesso "papà", Alexey “Unwinder” Nicolaychuk. Sul forum di Guru3D, lo sviluppatore russo ha recentemente aggiornato sulla situazione rispondendo alle domande degli utenti spiegando che "non c'è alcun bisogno di essere impazienti. Non fa che demotivarmi e il progetto MSI Afterburner è probabilmente morto".

In seguito, Unwinder ha ulteriormente circostanziato la questione sottolineando che "le ragioni sono la guerra e la politica. Non ne ho voluto parlare nel thread sullo sviluppo del software, ma il progetto è in stato di semi abbandono da parte della compagnia ormai da parecchio tempo. Attualmente siamo quasi a un anno dall'ultimo pagamento da parte di MSI sull'accordo di licenza di Afterburner a causa della 'situazione politica'. Ho provato a continuare a lavorare sul progetto per fatti miei durante gli ultimi 11 mesi, ma il risultato non è stato altro che frustrazione; sento che sto cercando di rianimare un cavallo morto ed è uno spreco di energia su qualcosa di cui la società evidentemente non ha bisogno. A ogni modo, cercherò di continuare a supportarlo nel mio tempo libero, ma è probabile che sentirò il bisogno di mollare per dedicarmi ad altro, per permettermi di pagare le bollette".

Successivamente, MSI ha confermato la complessità della situazione ai ragazzi di WCCFTech, pur glissando sullo stato del software e sulle intenzioni future, puntualizzando che "il nostro team di marketing e contabilità attualmente stanno ancora affrontando la situazione. A causa della guerra, i nostri pagamenti non possono essere trasferiti alla banca dello sviluppatore. Siamo costantemente in contatto con lui e stiamo cercando di risolvere la questione".

Ricordiamo che negli ultimi giorni l'azienda del Dragone è finita di nuovo sotto i riflettori per le sue dichiarazioni sulle politiche di pricing delle nuove schede video di NVIDIA. Con un tweet poi eliminato, infatti, MSI avrebbe criticato NVIDIA sulla RTX 4080, consigliando al suo posto la RTX 4070 Ti.