I narvali sono così strani che solo la Teoria del Caos può spiegare i loro comportamenti

I narvali sono così strani che solo la Teoria del Caos può spiegare i loro comportamenti
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Teoria del Caos e narvali, due parole che nessuno avrebbe mai immaginato di trovare insieme nella stessa frase. Dovete ricredervi, perché un nuovo studio pubblicato sulla rivista PLOS Computational Biology ha fatto luce sulle loro misteriose abitudini solo grazie mediante l'utilizzo di questo affascinante postulato.

Non sappiamo molto sui narvali, se non che son capaci di immersioni incredibilmente profonde e che rischiano l'estinzione. Adesso, un loro comportamento quotidiano irregolare nei movimenti al largo della costa della Groenlandia orientale è stato forse "decifrato" grazie alla teoria del caos.

​​"Mentre i sensori oceanici di origine animale continuano ad avanzare e raccogliere più dati, mancano metodi adeguati per analizzare le registrazioni di comportamenti irregolari", ha dichiarato nel suo studio Evgeny A. Podolskiy, geoscienziato dell'Università di Hokkaido in Giappone.

Gli scienziati hanno monitorato i movimenti di un narvalo maschio adulto in un arco di 83 giorni grazie a un registratore di profondità temporale collegato al satellite. Gli strumenti della teoria del caos dal canto loro hanno contribuito a svelare uno schema quotidiano nascosto, inclusi nuovi dettagli sulle loro abitudini durante il cambiamento stagionale.

Secondo lo studio, la creatura tendeva a rimanere più vicino alla superficie verso mezzogiorno, mentre le immersioni al crepuscolo e di notte si sono verificate in acque meno profonde ma erano anche quelle più intense, forse perché era a caccia di calamari. Si tratta sicuramente di un modo particolare per studiare le abitudini animali, ma la teoria del caos potrebbe anche essere utile per analizzare il comportamento di altre specie in modo più ampio.