La NASA acquisterà dei lotti di campioni lunare da queste compagnie private

La NASA acquisterà dei lotti di campioni lunare da queste compagnie private
INFORMAZIONI SCHEDA
di

Sembra che lo Spazio sia sempre più in vendita: la nuova frontiera dell'esplorazione spaziale coinvolge per forza di cose anche il "commercio" di beni extra-terrestri. Eseguita sempre come fondamento della ricerca scientifica, la NASA tiene molto a spingere in questo senso.

E a tal proposito, l'agenzia ha firmato alcuni accordi con quattro società private, che raccoglieranno rocce e detriti lunari nei prossimi anni, per entrare in possesso di quel materiale. La somma sborsata non è particolarmente alta: solo 25.001 $. Gli accordi serviranno ad incentivare sempre più le future società ad avviare l'estrazione e l'uso delle risorse extra-terrestri: un passo fondamentale per estendere il controllo dell'umanità nello Spazio.

Mike Gold, amministratore associato della NASA per le relazioni internazionali ha così commentato: "Riteniamo che sia molto importante stabilire un precedente di 'estrazione eseguita da società privata'. La NASA può acquistare e utilizzare i prodotti non solo per alimentare le proprie attività, ma anche per dare vita ad un nuovo commercio e ad una nuova branca dell'esplorazione spaziale, che potrebbe portarci più facilmente fin su Marte".

I campioni verranno dunque raccolti da queste società mediante i loro progetti (rover, sonde, lander e cosi via), ma non è stato ancora specificato se il materiale verrà riportato sulla Terra o rimarrà in loco, cambiando solo la "proprietà".

Le quattro società ad essersi aggiudicate i contratti sono: la Masten Space Systems, a cui son spettati $15.000; la Luxembourg Space Agency con $ 5.000; la "ispace" giapponese della "Hokuto-R" con $ 5.000; infine alla Lunar Outpost con sede in Colorado è spettato un dollaro. Il "finanziamento" è così basso perché la NASA sta pagando esclusivamente per il materiale raccolto, senza mettere in conto i costi di sviluppo e di gestione delle singole agenzie.

Va ricordato, inoltre, che queste quattro compagnie sono risultate le uniche vincitrici in un concorso bandito stesso dalla NASA a settembre scorso: in totale c'erano 22 partecipanti, ma quasi tutte son state ritenute non idonee per motivi tecnici o di costo, lasciando un pool di otto finalisti che è stato poi vagliato a quattro vincitori.

La NASA pagherà a ciascuna azienda selezionata il 10% del premio al momento della firma, il 10% al momento del lancio e l'80% quando il campione raccolto sarà ufficialmente trasferito alla compagnia governativa americana.

I funzionari della società statunitense hanno voluto ricordare che tutte le attività condotte nei prossimi decenni avverranno sempre in conformità alle regole imposte dal Trattato sullo Spazio Esterno, il documento del 1967 che costituisce la base del diritto spaziale internazionale.