NASA completa il primo "teletrasporto olografico" nello spazio: siamo già nel futuro?

NASA completa il primo 'teletrasporto olografico' nello spazio: siamo già nel futuro?
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Nel novembre 2020 parlammo di una peculiare tecnologia che consente la comunicazione tramite ologrammi da remoto, una soluzione che sembra provenire direttamente da film cyberpunk e fantascientifici. Ebbene, qualcuno ha fatto di meglio: la NASA ha completato con successo il primo tentativo di “olotrasporto” dalla Terra allo spazio.

Con un annuncio tramite i suoi canali ufficiali, rilasciato una settimana fa, la National Aeronautics and Space Administration ha annunciato di avere effettuato con successo il primo tentativo di “teletrasporto olografico” all’interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Questo risultato è stato raggiunto, in realtà, nell’ottobre 2021; tuttavia, i risultati sono stati resi noti solamente negli ultimi giorni.

Questo olotrasporto ha visto l’utilizzo della fotocamera Hololens Konnect di Microsoft Corporation, gestita da un PC con software personalizzato da AEXA, società che si occupa della fornitura di software personalizzato per dispositivi di realtà mista e virtuale da utilizzare in diversi settori, tra cui spazio, operazioni petrolifere e medicina. In questo contesto specifico, la NASA ha trasportato sulla ISS il chirurgo Dr. Josef Schmid, e il CEO di AEXA Aerospace Fernando De La Pena Llaca, permettendo loro di intrattenere una conversazione con gli astronauti a bordo della stazione.

Questo olotrasporto è il primo tentativo in assoluto, per giunta completato, di rendere possibile la comunicazione diretta tra individui presenti sulla Terra e individui nello spazio come se fossero vicini fisicamente. Secondo la NASA, questo è uno sviluppo significativo per le comunicazioni spaziali in vista della futura missione sulla Luna, non altro che il programma Artemis: “Questo è un modo nuovo di zecca di esplorazione umana, in cui la nostra entità umana è in grado di viaggiare fuori dal pianeta. Il nostro corpo fisico non è lì, ma la nostra entità umana è assolutamente lì”, ha dichiarato Schmid.

L’unione di questa tecnologia con strumenti aptici sembra essere tanto distante; eppure, i ricercatori e ingegneri coinvolti ci stanno già pensando intensamente.

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NASA completa il primo 'teletrasporto olografico' nello spazio: siamo già nel futuro?