La NASA individua il cratere di impatto di un razzo sulla Luna, e c'è un piccolo mistero
A causa delle tantissime missioni spaziali che si susseguono nel corso degli anni, capita molto volentieri che qualche stadio di un razzo (ormai incontrollato e con propellente esaurito) finisca sulla superficie lunare. Quello avvistato di recente dalla NASA, però, ha una curiosa particolarità.
Qualche tempo fa vi avevamo già parlato di un razzo sconosciuto che stava per schiantarsi sulla Luna e, sebbene non si stia parlando dello stesso oggetto, quella di oggi è una storia molto simile che ha incuriosito scienziati e appassionati.
Secondo le immagini e i dati del Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), un satellite di imaging molto potente che orbita intorno al nostro satellite dal 2009, un nuovo cratere di impatto si sarebbe formato dopo il 4 marzo 2022 sulla superficie lunare. È un sito di impatto molto piccolo, nulla di paragonabile ai giganteschi crateri presenti sulla Luna, ed infatti è difficile scorgerlo anche con potenti telescopi amatoriali.
Grazie al potere risolutivo dell'LRO (che, vi ricordiamo, ha mappato con altissima risoluzione l'intera superficie lunare, consultabile a questo sito) è stato possibile notare non solo il sito di impatto di questo razzo sconosciuto, ma anche una particolarità del tutto inedita: lo schianto ha generato un doppio cratere; questo dato suggerisce che l'oggetto era non solo di discrete dimensioni, ma anche che aveva una notevole massa ad entrambe le estremità, e che cioè - molto probabilmente - i serbatoi alle estremità del vettore potevano ancora contenere del carburante.
Gli scienziati hanno paragonato questa nuova foto testimonianza con tutti gli altri impatti noti di oggetti "artificiali" schiantatisi sulla Luna, e nessuno di questi (nemmeno quelli aventi a che fare con gli allunaggi Apollo) ha mai presentato la formazione di un doppio cratere.
Grazie a questo effetto così inusuale, i ricercatori NASA potrebbero risalire più facilmente alla natura del razzo, restringendo sensibilmente il campo di ricerca. Trovare l'origine del razzo non servirà tanto a "dare la colpa" ai legittimi proprietari (sono eventi questi che vengono messi in conto durante una missione spaziale e sono normale amministrazione), ma più a studiarne l'orbita e la traiettoria intraprese dopo la cessazione del segnale.
Proprio qui sotto trovate un ingrandimento massimo della foto dell'LRO, che mostra chiaramente il doppio cratere.
FONTE: NASA
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