La NASA invierà un drone su Titano, la luna più grande di Saturno

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La NASA ha annunciato una nuova missione attraverso cui mira ad esplorare con più precisione il nostro sistema solare. L'Agenzia Spaziale Americana l'ha battezzata Dragonfly, e prevede l'invio di un veicolo spaziale su Titano, la luna più grande di Saturno.

Come specificato dalla NASA in una diretta tenuta la scorsa notte, il lancio è previsto per il 2026, in leggero ritardo rispetto alla finestra originale del 2025. Il lander trascorrerà nove anni in volo, percorrendo circa 840 milioni di miglia prima di atterrare sulla superficie di Titano.

Una volta completata la manovra, il doppio quadricottero passerà 2,7 anni compiendo voli brevi fino a 5 miglia attorno alla luna. Questi brevi viaggi avverranno ogni giorno di Titano, l'equivalente di 16 giorni terrestri. Il drone raggiungerà una velocità di circa 20 miglia all'ora fino a due miglia di altitudine. Al completamento della missione di base, Dragonfly avrà percorso quasi 108 miglia, il doppio della distanza di tutti i rover marziani combinati.

Un altro obiettivo della NASA prevede anche la raccolta di campioni da alcune regioni di Titano, che consentiranno ai ricercatori di ottenere più informazione sul satellite.

La missione di base di Dragonfly si completerà al raggiungimento del cratere Selk, che si trova ad una latitudine bassa e dovrebbe essere accessibile dal drone. Gli studiosi della NASA hanno osservato che questo rappresenta un "obiettivo ad alta priorità" in quanto si tratta di un luogo in cui "i prodotti organici e l'acqua liquida potrebbero essersi mescolati in passato", insieme all'idrogeno, l'ossigeno e l'azoto.

Qualche giorno fa è emersa la notizia secondo cui su Titano potrebbero esistere dei cristalli che non si trovano sulla Terra.