La NASA si prepara a usare un carburante meno inquinante e più efficiente per lo spazio

La NASA si prepara a usare un carburante meno inquinante e più efficiente per lo spazio
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La Green Propellant Infusion Mission (GPIM) della NASA ha superato il suo primo test. Si tratta di un nuovo combustibile "verde" che l'agenzia spaziale americana vuole sostituire all'idrazina, una sostanza tossica attualmente utilizzata dalla maggior parte dei veicoli spaziali.

Il nuovo carburante è infatti a bassa tossicità, caratteristica che lo rende migliore sia per l'ambiente e sia per gli umani che dovranno lavorarci. Nel test, i propulsori sono stati attivati per poi passare alla fase di "checkout", dove gli operatori verificano che i sistemi funzionino correttamente dopo il lancio.

"Avevamo un controllo da manuale", ha affermato Christopher McLean, che ha contribuito alla costruzione del veicolo spaziale, in una dichiarazione della NASA. "Le operazioni di test sono state impeccabili e il sottosistema di propulsione interagisce con il piccolo veicolo spaziale come progettato."

Nel corso dei prossimi mesi, GPIM aiuterà la NASA a capire come si comporta il nuovo carburante nello spazio. La missione metterà alla prova sia il sistema di carburante che di propulsione, eseguendo tre test che porteranno la navicella spaziale da un'orbita più alta a una più bassa.

Se dovesse avere successo, questo nuovo carburante potrebbe ridurre significativamente il costo del viaggio nello spazio. Il carburante, noto come AF-M315E, è quasi il 50% più efficiente dell'idrazina, secondo la NASA.

Il propellente ha anche una densità più alta, il che significa che il veicolo spaziale potrebbe utilizzare meno carburante per missioni più lunghe e che potrebbe essere immagazzinato più carburante in serbatoi dello stesso volume. Una caratteristica fondamentale per i viaggi a lunga durata, come quello su Marte.