La nave della serie tv "The Terror" è esistita davvero. Ricercatori esplorano il relitto
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Delle prove recuperate dall'Oceano Artico canadese gettano nuova luce sulla sfortunata spedizione dell'esploratore britannico Sir John Franklin, partito per trovare il famoso Passaggio a Nord Ovest, e scomparso con il suo equipaggio nel 1845.
I ricercatori di Parks Canada e Inuit hanno annunciato mercoledì i risultati di uno studio sulla HMS Terror, dopo aver scrutato all'interno del relitto utilizzando dei veicoli telecomandati sottomarini e utilizzando una tecnologia di mappatura 3D.
Addirittura i registri e le mappe potrebbe essere rimasti intatti e leggibili dopo quasi 170 anni sott'acqua. Quasi il 90% del ponte inferiore della nave, comprese le aree in cui l'equipaggio ha mangiato e dormito, erano accessibili al veicolo sottomarino. In totale, la spedizione è stata in grado di studiare 20 stanze diverse.
Nel 1845, l'HMS Erebus e l'HMS Terror partirono dall'Inghilterra in cerca dell'ambito passaggio a nord-ovest. Ma la famosa spedizione finì in un disastro, e tutti i membri dell'equipaggio persero la vita. Il relitto dell'HMS Terror è stato scoperto solo nel 2016, mentre quello del'Erebus nel 2014. Dal ritrovamento, Parks Canada iniziò a studiare in dettaglio entrambe le navi, con l'obiettivo di comprendere meglio gli ultimi mesi del viaggio.
La cabina del capitano Francis Crozier rimane la stanza più intatta. Solo i dormitori sono inaccessibili. La posizione stessa, sotto le gelide acque artiche, è stata fondamentale per preservare gran parte della nave. La temperatura dell'acqua e la mancanza di luce naturale hanno impedito il degrado di molti oggetti.
La cosa più interessante per i ricercatori è la prospettiva che un denso sedimento, a basso contenuto di ossigeno, abbia conservato la documentazione all'interno della nave, inclusi giornali di bordo e mappe.
"Non solo i mobili e gli armadi, i cassetti sono chiusi e molti sono sepolti nel limo, incapsulando oggetti e documenti nelle migliori condizioni possibili per la loro sopravvivenza", ha affermato Marc-André Bernier, capo del dipartimento di archeologia subacquea di Parks Canada. "Ogni cassetto e ogni altro spazio chiuso saranno un tesoro di informazioni senza precedenti sul destino della Spedizione Franklin."
FONTE: theguardian
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