La Nebulosa Granchio ha emesso il raggio gamma più alto: 450 trilioni di elettronvolt

La Nebulosa Granchio ha emesso il raggio gamma più alto: 450 trilioni di elettronvolt
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La Nebulosa Granchio è quello che rimane dall'esplosione di una supernova e viene considerata dagli astronomi il più grande "acceleratore di particelle" del sistema solare. Di recente infatti, è stato rilevato un raggio gamma di 450 trilioni di elettronvolt.

Questa è infatti la prima volta che gli astronomi rilevano un picco di energia fotonica così alta, conosciuti come "ultra-high-energy gamma rays".

Il rilevamento è stato effettuato presso l'ASgamma, una struttura gestita congiuntamente da Cina e Giappone in Tibet. Dall'ultimo aggiornamento, nel 2014, sono stati rilevati 24 raggi gamma tra 100 e 450 TeV (per capire la potenza di questi raggi, basti pensare che le particelle del Sole sono solitamente inferiori a 1 miliardo di elettronvolt).

"Questo è il primissimo ma un grande passo in avanti", ha detto il fisico Jing Huang dell'Accademia cinese delle scienze. "Dimostra che le nostre tecniche hanno funzionato bene e che esistono raggi gamma con energie fino a poche centinaia di TeV."

Gli astronomi credono che, mentre la pulsar ruoti una volta ogni 33 millisecondi, emetta un vento stellare di particelle cariche. Secondo lo studio, questi elettroni potrebbero interagire con le radiazioni cosmiche di fondo dell'Universo (la radiazione rimasta dal Big Bang, chiamata anche CMB).

Gli elettroni potrebbero infatti accelerare i fotoni della CMB, fino a farli arrivare alla potenza rilevata. Quando i raggi gamma arrivano sulla Terra e si scontrano con l'atmosfera, creano una pioggia di particelle. Quest'ultime vengono poi rilevate e analizzate; qui i fisici capiscono quale tipo di fotone ha provocato il raggio e quanta energia ha trasportato.

Questi eventi potrebbero migliorare la nostra comprensione delle particelle cosmiche ad alta energia e delle loro fonti. Inoltre, i 24 rilevamenti effettuati in passato ci indicano che la Nebulosa del Granchio potrebbe essere l'acceleratore di particelle più potente della Via Lattea.