
Una necropoli romana, con 40 anfore disposte come bare, è stata trovata in Corsica
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Nella Corsica settentrionale un team di archeologi è riuscito a riportare alla luce un'antica necropoli composta da 40 tombe. Tra queste sono state trovate delle anfore cilindriche, con all'interno dei resti umani - sia di adulti che di alcuni bambini.
Non si è certi sul perché gli antichi abitanti di questa zona abbiano deciso di creare un'area sepolcrale così particolare. E' sicuro, però, che, come tanti altri cimiteri romani trovati nel mondo, vi è un aspetto peculiare da non sottovalutare e che ha sorpreso persino i ricercatori.
Come detto, la maggior parte dei corpi è stata trovata dentro delle anfore dalle varie dimensioni, a seconda della grandezza di ogni singola persona, per ospitare i resti, ma, nella teoria, questo particolare tipo ceramiche era solito essere usato solo per la conservazione di prodotti alimentari - come l'olio, il vino o le verdure sotto aceto.
Provando a ricostruire i frammenti ritrovati, inoltre, si è scoperto che in realtà questi vasi fossero originari dell'Africa del Nord, tra cui alcune fabbricati persino a Cartagine. Gli esseri umani sepolti, invece, è molto probabile che fossero abitanti delle colonie romane stabilitesi nell'isola francese.
Questa dissonanza tra la provenienza dei vasi trovati e di chi vi venne inserito all'interno potrebbe rappresentare un elemento da tenere sotto osservazione per comprendere meglio le origini delle persone sepolte, oppure no. Tuttavia, è innegabile come essa ponga luce, ancora una volta, sul come la fitta rete commerciale dell'Impero rimanesse intatta, nonostante quest'ultimo, soprattutto ad Occidente, stesse cominciando a perdere la propria egemonia tra il III e il V secolo d.C. - il periodo a cui risalirebbero i resti.
Un altro aspetto interessante per gli studiosi è stato il ritrovare alcune delle anfore ricoperte da una sorta di protezione fatta di tegole, sempre in ceramica, che era comune utilizzare per la costruzione dei tetti.
Quello che rimane, per ora, un mistero è se questa necropoli fosse collegata ad una qualche città. Gli esperti hanno affermato che Claudio Tolomeo, un geografo greco antico, quando creò la sua mappa della Corsica, non menzionò mai un qualche centro urbano nella stessa area in cui sono stati ritrovati i resti.
Per questo, oltre a condurre nei prossimi mesi delle analisi per identificare l'età, il sesso e i possibili legami di parentela tra gli individui ritrovati, i ricercatori continueranno a scavare intorno l'area della scoperta per risalire alle possibili motivazioni che spinsero alcune persone a concentrare così tanti corpi defunti in una sola zona.
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