Nel 2012 Android è stato il bersaglio preferito dal malware

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Il binomio tra il sistema operativo di Google e il malware fa parlare sempre più spesso di se; la diffusione capillare di Android nel mercato mondiale, è andata, nel corso degli ultimi anni,proporzionalmente con quella della diffusione di codice maligno messo a punto per colpire dispositivi all’interno del quale gira il software di Mountain View, come dimostra il documento “Mobile Threat Report 2012” pubblicato dalla società di sicurezza F-Secure. Nel corso del 2012, il 79% delle minacce scovate in ambito mobile erano legate proprio all’androide di Google, facendo registrare un record negativo molto più preoccupante di quello rilevato alla fine del 2011(66,7%) e alla fine del 2010(11,25%); l’incremento di malware ha toccato il suo apice, però, nell’ultime semestre, quando la quasi totalità degli attacchi, il 96%, erano destinati ai device Android.

Ad essere quasi completamente estranea al problema, sembra essere Apple con il suo iOS, facendo registrare una percentuale quasi risibile dello 0,7%, così come BlackBerry, J2Me e Windows Mobile, mentre al secondo posto di questa poco invidiabile classifica troviamo Symbian, con una percentuale del 19%, cifra che andrà riducendosi forzatamente nel prossimo periodo visto l'abbandono della piattaforma da parte di Nokia in favore del sistema operativo di Microsoft. Nel rapporto stilato da F-Secure, viene messo in luce un dato alquanto allarmante relativo alle finalità del codice maligno: gli sviluppatori di malware sembrano essere  intenzionati a trarne benefici di tipo economico, estorcendo denaro al malcapitato di turno in diversi modi: forzando la vittima all'utilizzo di servizi premium via SMS o rubando informazioni relativi ai metodi di pagamento. 

Nel 2012 Android è stato il bersaglio preferito dal malware