Netflix: cala il numero di abbonati, è la prima volta dal 2011. Pesa l'aumento dei prezzi

Netflix: cala il numero di abbonati, è la prima volta dal 2011. Pesa l'aumento dei prezzi
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Nel corso della conference call tenuta la scorsa notte, Netflix ha annunciato che nel corso del secondo trimestre del 2019 ha perso 130 mila abbonati negli Stati Uniti, per la prima volta dal 2011. A livello globale, la società ha mancato l'obiettivo dei 5 milioni di nuovi abbonati, e nello stesso lasso di tempo ne ha guadagnati solo 2,7 milioni

Secondo l'amministratore delegato Reed Hastings, ha pesato l'aumento dei prezzi introdotto da Netflix in vari mercati, tra cui quello Italiano, e la mancanza di nuovi contenuti originali.

Lo stesso CEO ha anche sottolineato che "non crediamo che la concorrenza sia stata un fattore, dal momento che non c'è stato un cambiamento sostanziale nel panorama competitivo durante il secondo trimestre. L'intensità della concorrenza e la nostra penetrazione variano da regione a regione".

Nella lettera agli azionisti Netflix si dice certa che nei prossimi due trimestri la compagnia registrerà una nuova crescita, grazie ai successi di serie tv come Stranger Thingss, La Casa di Carta, The Crown ed Orange is The New Black.

Ancora una volta, Hastings ha dichiarato che il principale concorrente di Netflix è il sonno, ma nella lettera ha anche annunciato la scadenza delle licenze per contenuti come Friends e The Office, che "libereranno più budget per produzioni originali".

Netflix resta il leader del settore, ma i dirigenti sono ben consci che nei prossimi trimestri debutteranno sul mercato i nuovi servizi di streaming Disney+ ed Apple TV+, a prezzi anche più vantaggiosi: la piattaforma della casa di Mickey Mouse partirà da 6,99 Dollari al mese, mentre su quella di Apple non sono trapelate informazioni. Entrambe le società però stanno investendo massicciamente su questo settore, ecco perchè per gli americani la guardia deve restare alta.

Per il prossimo trimestre, Hastings ha previsto 7 milioni di nuovi abbonati a pagamento, di cui 6,2 milioni dal mercato internazionale.

Nonostante ciò però il titolo ha perso il 10% in borsa nelle ore successive all'annuncio.