Netflix continua a crescere, ma delude comunque gli investitori

Netflix continua a crescere, ma delude comunque gli investitori
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Netflix ha snocciolato i successi finanziari ottenuti durante il primo trimestre del 2019, i numeri sono buoni e la crescita continua. Tuttavia per gli investitori non è abbastanza: le stime di crescita sono state in parte ridimensionate, e il titolo azionario ha perso il 9,3% durante le contrattazioni "afer hour".

Questa mattina vi abbiamo raccontato di come Netflix sia riuscita ad ottenere dati più che solidi anche durante i primi tre mesi del 2019— o almeno così appaiono a noi profani. Il servizio per lo streaming on-demand ha attratto 10 milioni di nuovi utenti, e sembra reggere abbastanza bene sia alla sua politica di aumento dei prezzi (che per il momento ha graziato l'Italia), sia alla incombente minaccia dei nuovi competitor, tra Apple e Disney.

Eppure analisti e investitori non hanno guardato ai dati forniti dalla compagnia con la nostra stessa ammirazione, perché per il mondo della finanza non sono abbastanza.

Si guarda soprattutto con grosso sconforto al ridimensionamento della crescita utenti attesa da Netflix e ai dati relativi esclusivamente al mercato USA: in Nord America gli abbonati sono saliti di 1,7 milioni, ma nello stesso periodo del 2018 c'era stato un +2,3 milioni; nel trimestre attuale (aprile-maggio-giugno) Netflix confida di aumentare la sua base utenti di 5 milioni, ma è un milione in meno di quanto ci si aspettava.

Così è successo che durante la giornata di ieri il titolo ha perso il 9,3% durante la fase delle contrattazioni after hours, per poi recuperare parzialmente.