Netflix migliora il codec per i contenuti mobile, meno spazio e più qualità

di

Netflix la scorsa settimana ha introdotto la funzione che consente di scaricare contenuti su dispositivi mobili per la visualizzazione da offline, ma ha apportato anche delle importanti e significative modifiche per fare in modo che gli episodi delle serie tv preferite dagli utenti, non consumino tutta la memoria dei dispositivi.

Netflix, infatti, vuole che gli utenti utilizzino questa funzione di download, ma allo stesso tempo è fermamente convinta che lo streaming, soprattutto dai dispositivi mobili, sia il fulcro del proprio servizio.
Per lo streaming, infatti, Netflix ha esclusivamente utilizzato il codec h.264/AVC, ma secondo quanto riportato da Variety, e confermato anche dalla società sul blog ufficiale, il download dei contenuti verrà effettuato utilizzando il codec VP9, ovvero un codec open source sviluppato da Google e che utilizzando una serie di algoritmo offre la stessa qualità video ad un consumo inferiore di banda e spazio sui dispositivi.
Il VP9 tuttavia non è supportato da tutti: funziona ovviamente su Android e su Chrome, mentre ciò non si può dire per l’iPhone ed i dispositivi Apple, dal momento che la compagnia di Cupertino almeno al momento non ha dato alcuna indicazione a riguardo.
Netflix tuttavia ha anche capito che diverse scene presenti in molti film richiedono una qualità dati diversa, ad esempio una scena d’azione contiene molta più informazioni rispetto ad una in cui viene ad esempio inquadrato un cielo.
Questo approccio il servizio ha iniziato ad adottarlo lo scorso anno, ed è per questo che ha scelto di tagliare ogni video in pezzo da tre minuti. In questo modo sarà il computer ad analizzare la complessità visiva di ciascuna di queste clip e quindi codificarle con impostazioni ottimizzate.
Il risparmio potenziale di larghezza di banda è davvero importante, e secondo gli ingegneri si aggirerebbe intorno al 36%.
I video codificati in h.264/AVC utilizzano fino al 19% in meno della larghezza di banda, il che vuol dire che un possessore dell’iPhone può salvare fino a cinque episodi da Black Mirror, mentre prima sul proprio telefono massimo ne avrebbe potuti salvare quattro. Per maggiori informazioni vi reindirizziamo al post dedicato.