Neuralink di Musk ha ricevuto parecchie critiche da parte degli esperti, come mai?

Neuralink di Musk ha ricevuto parecchie critiche da parte degli esperti, come mai?
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Elon Musk e la sua azienda Neuralink Corporation, qualche giorno fa, hanno mostrato a tutto il mondo l'esperimento condotto su tre maiali a cui è stato impiantato nel cervello un dispositivo chiamato Neuralink, con il quale, così dice il CEO di Tesla, potrebbero prevenire molte delle più gravi malattie che colpiscono gli esseri umani.

Musk avrebbe parlato di "soluzione al disturbo dello spettro autistico", promettendo anche di poter usare Neuralink come, concedeteci il termine, una console impiantata direttamente nel cervello, o addirittura di poter chiamare la Tesla dalla propria testa! Molti esperti hanno commentato l'avvenimento come una questione di apparenza ma di pochissima sostanza e i motivi sono molto semplici.

Infatti, per sostenere il genere di promesse fatte dal fondatore di Tesla e SpaceX, non esiste - attualmente - una scienza medica preparata. Musk ha elogiato la capacità di Neuralink di controllare alcuni degli aspetti medici più importanti e questo avverrebbe grazie all'impianto di minuscoli fili all'interno del cervello.

Quello che non è stato detto, però, è che col passare del tempo questi impianti si romperanno, inevitabilmente, andando ad uccidere le cellule cerebrali circostanti alla rottura, in questo modo provocherebbero incredibili danni al cervello.

La vera critica nei confronti di Musk sta, però, nell'aver riportato in vita una tecnologia vecchia diversi decenni. La dimostrazione di Neuralink è stata paragonata ad alcuni esperimenti condotti in laboratorio, sugli esseri umani, negli anni '20, che ci hanno portato alla rivoluzionaria ed essenziale, in campo medico, elettroencefalografia. Si tratta dell'esame che permette di registrare l'attività elettrica del nostro cervello, con la differenza da Neuralink che non è invasiva.

Andrew Jackson, neuroscienziato della Newcastle University, al contrario di molti ha preferito riconoscere in Musk un ideatore che, quantomeno, sta provando, dichiarando che Neuralink è "ingegneria solida, certo, ma neuroscienza mediocre." Sembrerebbe troppo presto per credere alle promesse di Musk, le quali non hanno alcun fondamento medico, ma questo non significa che Neuralink non possa trasformarsi, col passare degli anni e con l'avanzamento scientifico, in quello che, forse è giusto dire, Elon Musk vorrebbe che sia.