NFT in salsa K-Pop? I BTS presto in campo insieme a Upbit

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Abbiamo già avuto modo di scoprire cosa sono gli NFT, o Non-Fungible Token. Si tratta di file di qualunque tipo, anche brani musicali o GIF, con certificato crittografato di autenticità. La moda del momento, probabilmente, al punto che stanno per fare il grande passo anche i BTS.

I giganti del K-Pop, infatti, sarebbero vicinissimi a una joint venture con Upbit, un exchange di criptovalute coreano. Per l'esattezza, a prendere parte a questa partnership storica sarà l'agenzia del gruppo, Hybe.

Per dar vita all'accordo, Hybe acquisirà il 2,5% delle quote di Dunamu, operatore di Upbit, per 423 milioni di dollari. Allo stesso modo, a Dunamu andrà il 5,6% di Hybe per 592 milioni di dollari. Questa alleanza porterà alla creazione di token crittografati della band, tra cui cartoline commemorative e clip audio con la voce degli artisti, che verranno poi messi in vendita su Weverse, piattaforma di comunicazione diretta tra fan e cantanti creata dalla stessa Hybe.

Ovviamente, verrà predisposta anche una sezione apposita per eventuali scambi tra la community.
Si tratta di un trampolino importante per l'agenzia, che ha importanti progetti per il futuro, con la formazione di nuove band emergenti sia per il mercato asiatico che per quello statunitense, come dimostrano alcuni recenti accordi presi con la Universal Music.

L'ingresso del gruppo nel mercato degli NFT segnerà sicuramente una sostanziale impennata nel fatturato dell'azienda oltre a fornire nuove possibilità per la creazione di contenuti. Molti ormai si staranno chiedendo dove risieda il fascino di questi token che, tutto sommato, potrebbero essere facilmente replicabili. Ebbene, di recente un noto investitore ha spiegato perché acquistare NFT, spendendo anche migliaia se non milioni di dollari. Una pratica ormai dilagante, dalla motivazione tutt'altro che scontata - o forse no.