Il Night Shift di iOS non ha alcun impatto sul sonno: i risultati di uno studio

Il Night Shift di iOS non ha alcun impatto sul sonno: i risultati di uno studio
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Apple ha introdotto da qualche anno il Night Shift di iOS, che si può attivare anche automaticamente per rendere i colori più caldi nelle ore notturne. Lo sviluppo è avvenuto basandosi su alcuni studio secondo cui le luci blu potrebbero influenzare la produzione di melatonina nel cervello, facendoci dormire peggio.

Un recente studio condotto dalla Brigham Young University però oggi ha ribaltato tutto ed ha messo in dubbio l'efficacia di tali filtri. Il professore Chad Jensen ed i ricercatori del Cincinnati Children's Hospital Medical Center hanno infatti effettuato degli esperimenti per confrontare i dati del sonno di tre diversi gruppi di persone che si sono sottoposte ad un esperimento.

Il primo aveva attivato la funzione Night Shift, il secondo l'aveva disattivata ed il terzo non ha completamente utilizzato lo smartphone prima di mettersi a letto.

I risultati sono per certi versi sorprendenti: non è stato evidenziato alcun tipo di differenze tra i tre gruppi in termini di durata totale del sonno, ma anche qualità, veglia dopo l'inizio del sonno ed il tempo impiegato per addormentarsi.

Evidentemente, secondo il professore, ci sono altri fattori che influenzano il sonno e che esulano dalle luci blu. Questi includono gli stimoli psicologici: è più importante cosa si fa con lo smartphone prima di andare a letto piuttosto che attivare o disattivare il Night Shift.

Qualche anno fa uno studio aveva addirittura ribaltato tutto, affermando che la Dark Mode ed il Night Shift peggiorerebbero il sonno.