Il "nobel dell'informatica" quest'anno è stato vinto dai papà delle moderne AI

Il 'nobel dell'informatica' quest'anno è stato vinto dai papà delle moderne AI
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Quest'anno il Turing Award —che è considerato l'equivalente del Nobel per il mondo dell'informatica— è andato a Hinton, Bengio e LeCun. Sono considerati i papà delle intelligenze artificiali. "C'è stato un tempo in cui ci chiamavano cretini, pensavano che il nostro lavoro fosse senza senso". Ora gli algoritmi si preparano a comandare il mondo.

Il Turing Award è andato a Yoshua Bengio, Yann LeCun e Geoffrey Hinton. Sono i papà delle moderne intelligenze artificiali, il loro lavoro fondamentale per definire le basi della tecnologia che ora domina mondo accademico, finanza, difesa e pressoché ogni campo professionale. "A lungo le persone attorno a noi hanno pensato che il nostro lavoro fosse senza senso", ha raccontato Hinton con una punta di amaro sarcasmo. "Si diceva che il nostro lavoro fosse solo una scusa usata da persone apparentemente intelligenti per perdere tempo".

Alla faccia, considerato che il nuovo conflitto tra Cina e USA per la supremazia tecnologica si basa proprio sulle intelligenze artificiali che hanno contribuito a rendere realtà. A proposito, questo conflitto a livello accademico rischia di vincerlo la Cina. E ora ai tre va il più importante riconoscimento del loro settore, dopo che il loro lavoro —oltre 30 anni di ricerca— è alla base della tecnologia che sblocca i vostri cellulari grazie al riconoscimento della vostra faccia, o che permette a Netflix di suggerirvi quali programmi guardare questa sera.

"Negli anni 90 e primi 2000 era impossibile ottenere pubblicazioni nel campo dei neural newtork, la comunità aveva perso ogni interesse", spiega poi LeCun a The Verge.

LeCun ha detto che dovettero rimboccarsi loro le mani, ottenendo fondi dal Governo canadese per creare una rete che potesse favorire un lavoro di ricerca interdisciplinare. Dovettero aspettare il 2012 prima di ricevere i primi traguardi riconosciuti globalmente. Riuscirono a battere ogni record nel benchmark per AI ImageNet. All'accelerazione su questo fronte molto si deve anche all'abbondante mole di dati ora facilmente reperibili e agli scatti in avanti da parte delle GPU. Ora però le AI fanno anche molta paura: Bill Gates le ha paragonate alla tecnologia nucleare.