Non esiste un "gene dei mancini", sono state trovate 41 regioni del DNA coinvolte

Non esiste un 'gene dei mancini', sono state trovate 41 regioni del DNA coinvolte
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Tutti noi abbiamo una "mano preferita" per fare le semplici attività giornalieri: scrivere, mangiare, utilizzare lo spazzolino e molto altro. Sappiamo che la genetica gioca un ruolo importante nella mano "preferita", ma è stato difficile identificare i geni esatti responsabili di questa scelta.

Per scoprire di più sul meccanismo dietro i mancini o destrosi, gli esperti hanno esaminato il DNA di oltre 1.7 milioni di persone e scoperto 41 regioni del genoma associate ai mancini e sette associate all'ambidestro. L'88% delle persone preferisce usare la mano destra per compiti complessi, il 10% preferisce la mano sinistra e l'altro 2% afferma di poter usare entrambe le mani. Come si può vedere, c'è una grande differenza tra queste percentuali.

La preferenza della mano si sviluppa così presto che può essere vista perfino nell'utero. La manualità tende a stabilizzarsi nel tempo in cui i bambini imparano a disegnare e, senza modifiche, rimane costante per tutta la vita.

Dalla metà degli anni '80 più di 100 articoli di riviste hanno esplorato l'idea che un singolo gene possa influenzare la manualità. Queste teorie suggerivano che una variante del gene avrebbe spinto un individuo a preferire la mano destra, mentre la variante alternativa portava alla determinazione casuale della manualità.

Negli ultimi anni, però, gli esperti hanno scoperto che la realtà è spesso molto più complicata. Studi sull'intero genoma hanno dimostrato che quasi tutti i tratti umani sono influenzati da molte centinaia o migliaia di varianti genetiche; spesso si trovano tra geni il cui scopo non è chiaramente identificabile, in quello che viene chiamato "DNA non codificante".

In uno studio che ha riunito analisi dei dati di 1.766.671 persone. Di queste, solo 194.198 erano mancini e 37.637 erano ambidestri. Tuttavia, gli esperti hanno trovato 41 regioni del genoma associate al mancino e sette regioni associate all'ambidestro. Molte di queste regioni associate al mancino contenevano geni che codificano le proteine ​​dei microtubuli. Quest'ultime ​​svolgono un ruolo importante durante lo sviluppo nella migrazione dei neuroni e nella capacità del cervello di adattarsi ai cambiamenti nell'ambiente.

Risultati che offrono nuove piste per gli studi futuri. Servono, però, più ricerche per identificare ulteriori varianti genetiche.