Questo non è un meteorite, ma un gigantesco pezzo di grandine caduto in Argentina

Questo non è un meteorite, ma un gigantesco pezzo di grandine caduto in Argentina
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In Argentina, due anni fa, caddero dal cielo giganteschi pezzi di grandine che arrivarono fino a 23 centimetri di diametro, talmente grandi che spinsero i meteorologi a creare un termine ad hoc: "gargantuan hail" (grandine gigantesca).

Una nuova ricerca pubblicata nel Bulletin of the American Meteorological Society descrive una tempesta che colpì l'Argentina l'8 febbraio 2018. La tempesta produsse pezzi di grandine insolitamente grande, e il più grande pezzo misurava ben 23.7 centimetri di diametro.

Dopo la tempesta del 2018 in Argentina - oltre a raccogliere le migliaia di immagini online dell'evento - i ricercatori hanno visitato Villa Carlos Paz, dove hanno intervistato i residenti per saperne di più sulla tempesta e sulla grandinata da record. Non solo, hanno anche raccolto dei dati da una stazione di monitoraggio che tiene traccia delle tempeste con i radar. Con questi dati, successivamente, gli esperti hanno simulato la tempesta.

Le tempeste che producono grandine sono chiamate supercelle e presentano correnti verticali persistenti, forti e rotanti. Questi venti verticali sono fondamentali per il processo, poiché trasportano la grandine attraverso l'aria gelida, permettendo loro di crescere ancora di più. Tuttavia, gli scienziati non sanno come sia possibile la creazione di pezzi così grandi.

La ricerca suggerisce che le supercelle in grado di creare questi enormi pezzi di ghiaccio abbiano una rotazione più forte delle loro correnti rispetto alle altre, spiegano i ricercatori. Sono necessari, tuttavia, numerosi altri studi per capire il fenomeno.

Non solo: di fenomeni "strani" nel nostro pianeta ce ne sono davvero tanti. Anche troppi.

Questo non è un meteorite, ma un gigantesco pezzo di grandine caduto in Argentina