Non solo pezzotto: la GDF punta i fari anche sulla condivisione di Netflix. Disney+ e co

Non solo pezzotto: la GDF punta i fari anche sulla condivisione di Netflix. Disney+ e co
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Dopo le denunce per l'IPTV e pezzotto, la Guardia di Finanza punta i fari verso un altro fenomeno che interessa il mercato dello streaming in Italia: la condivisione delle password dei servizi, un fenomeno che preoccupa gli operatori del settore.

A svelarlo Il Sole 24 Ore, che riporta le parole di Alberto Mattiacci, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso l'Università La Sapienza. "Con il passaggio del calcio, che è il contenuto pregiato, dal satellite allo streaming la sensazione è che tutti i fenomeni di uso fraudolento siano in aumento. La rete sembrerebbe essere più permeabile rispetto al criptaggio satellitare e c’è il tema della moltiplicazione dell’uso degli account" ha affermato, annunciando le intenzioni di avviare un Osservatorio sulla pirateria audiovisiva in Italia.

I fenomeni illeciti sono cresciuti ulteriormente durante il lockdown. Secondo le stime, il 21% della popolazione si è affidato al pezzotto per vedere canali TV a pagamento, mentre quasi 11 milioni di persone si sono affidati a canali illeciti per la visione di film, serie tv, programmi TV ed eventi sportivi a prezzi irrisori (si parla di 2,50 Euro al mese).

A preoccupare la Guardia di Finanza però è anche la crescita del fenomeno di condivisione delle password con abbonamenti regolarmente pagati, il tutto sfruttando la modalità "In Famiglia" di Netflix, Disney+ e simili.

Netflix ha dichiarato guerra alla condivisione degli abbonamenti e più volte si è parlato di un possibile blocco.