No, non è il pianeta rosso. Ecco cosa ha reso Baghdad un paesaggio "alieno"

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Recentemente Baghdad si è risvegliata con un cielo "alieno", tinto di arancione a causa di una violenta tempesta di sabbia che ha letteralmente inghiottito la città. Un evento che ha causato non pochi problemi alla popolazione, con oltre 4.000 persone ricoverate negli ospedale della capitale per problemi respiratori.

Questa è l'ottava tempesta di sabbia che, in poco più di due mesi, ha colpito l'Iraq, gravato dal degrado del suolo, dalla siccità intensa e dalle scarse precipitazioni legate al cambiamento climatico, che hanno portato ad un aumento sostanziale delle temperature medie.

Già all'inizio di maggio, infatti, l'ultima tempesta di sabbia aveva portato alla morte di una persona ed al ricovero in ospedale di altre 5.000 per problemi respiratori.

La fitta nuvola di polvere che ha ricoperto la capitale irachena ha portato, per prudenza, alla chiusura di aeroporti, scuole ed uffici pubblici in tutto il Paese, con la sabbia gialla ed arancione che aveva ricoperto i tetti degli edifici e delle automobili, penetrando persino nelle abitazioni.

Seif al-Badr, il portavoce del Ministero della Salute, ha affermato: "Più di 4.000 persone sono state ricoverate in ospedale poiché necessitavano di cure per difficoltà respiratorie, ricevendo prontamente tutte le attenzioni necessarie".

Il Medio Oriente è sempre stato martoriato dalle tempeste di sabbia, ma negli ultimi anni si è evidenziato un aumento allarmante di frequenza ed intensità. Un problema che è stato associato all'uso eccessivo dell'acqua dei fiumi, all'aumento dell'allevamento intensivo ed alla deforestazione.

Sono anni che la fornitura di acqua è drasticamente in calo in Iraq, classificando il Paese come uno dei cinque più vulnerabili al cambiamento climatico ed alla desertificazione. Già a aprile, infatti, un funzionario del Ministero dell'Ambiente aveva avvertito che la "terra dei fiumi", contrariamente al suo appellativo, nei prossimi due decenni potrebbe affrontare ben "272 giorni di polvere" all'anno.

Vi lasciamo quindi con le particolari immagini di una Baghdad completamente "marziana".

A proposito di tempeste di sabbia, tempo fa anche Pechino si è confrontata con la tempesta più violenta del decennio, che l'ha resa molto simile alla "perduta Las Vegas" del film Blade Runner 2049. Un fenomeno surreale così come l'evento che, nel 2020, rese il cielo della California arancione a causa di un terribile incendio.

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