La nuova (elaborata) truffa dei finti colloqui online via Google Hangouts

La nuova (elaborata) truffa dei finti colloqui online via Google Hangouts
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Così i truffatori rubano i soldi degli aspiranti dipendenti del settore tech. Tutto parte da un finto colloquio su Google Hangout con domande piuttosto insolite su quale banca usa la vittima, poi i truffatori assegnano alla vittima addirittura delle finte mansioni. Ma è tutto un pretesto per rubare i soldi degli sprovveduti.

A raccontare l'insolita ed elaborata truffa è un reporter di ArsTechnica, che è caduto nell'inganno dei criminali. Gli avevano proposto una posizione ben pagata: doveva scrivere articoli scientifici per una azienda biotech.

Dopo aver superato un insolito colloquio, svolto mediante la chat testuale di Google, i truffatori gli hanno fatto credere di essere stato preso con tanto di paga da 50$ all'ora. Una truffa resa convincente dal fatto che i criminali... l'hanno fatto lavorare veramente, sottoponendogli alcuni testi da editare ed elaborare.

Peccato che durante il colloquio i truffatori gli avessero chiesto pure quale fosse la sua banca, e se era abilitato per effettuare assegni elettronici. E poi i suoi finti datori di lavoro hanno cominciato a fargli domande sempre più specifiche, ma comunque velate e subdole, sul contenuto del suo account bancario.

Poi la richiesta di riscattare un assegno, che però il giornalista ha scoperto essere riconducibile ad una scuola cattolica della Florida. Avrebbe dovuto usare quei soldi per acquistare dell'attrezzatura da lavoro attraverso dei "rivenditori di fiducia". Ed è qua che ha finalmente ha capito di essere finito vittima di un raggiro. Probabilmente il tentativo di usarlo come tramite per riciclare del denaro.

L'uomo quindi contatta l'FBI, ma gli spiegano che non possono indagare su un caso singolo del genere. Così il giornalista decide di vendicarsi dei truffatori a modo suo.

"Sono alla banca, ma la dipendente a cui ho dato l'assegno è entrata nell'ufficio del manager", racconta il giornalista al truffatore, sempre su Hangouts. "Ok". "Oh bene, ha finito di parlare con il manager, appena finirà di parlare con gli agenti di polizia appena entrati in banca finisco l'operazione". "Ok", risponde di nuovo il truffatore. E poi... nulla, il giornalista decide di lasciare sulle spine il criminale finché non è lui a realizzare dove voleva andare a parare. Ed ecco che non manca la sua reazione finale: "COSA È SUCCESSO????". Fine delle comunicazioni.

Le truffe arrivano anche nel mondo delle auto: le più comuni.