Nuova foto della settimana: la spettacolare eclissi tra Io e Giove
INFORMAZIONI SCHEDA
Anche questa settimana abbiamo deciso di riportare in voga una delle foto a tema astronomico più belle di sempre, e quale miglior candidato se non il Gigante gassoso del nostro sistema solare? Ma c'è di più: protagonista della foto è questa spettacolare eclissi provocata dalla luna "Io".
Ai più appassionati di certo non sarà sfuggita, ed è a buon diritto entrata a far parte delle più belle foto del secolo mai pubblicate sul sito della NASA. Questo fenomeno eccezionale è stato fotografato dalla sonda Juno - partita nel 2011 e arrivata in orbita gioviana nel 2016. Da quando è arrivata a destinazione la sonda è riuscita a regalarci immagini fantastiche, e continua a farlo tutt'ora: di recente Juno ha catturato il rarissimo impatto di un bolide con l'atmosfera di Giove.
La foto proposta oggi non ha di certo bisogno di molte presentazioni, e la sua bellezza parla da sé: vediamo un'ombra oscura e immensa riflessa sulla faccia del gigante gassoso, ed è l'ombra prodotta dalla luna Io, uno dei satelliti principali di Giove, nonché uno dei corpi celesti del nostro sistema solare con tantissima attività vulcanica ancora in atto.
Queste eclissi - al contrario di quanto si possa pensare - sono piuttosto frequenti su Giove, dal momento che il suo asse di rotazione non è molto inclinato rispetto al piano dell'orbita (circa 3°). Questo comporta che le ombre prodotte dalle lune appaiono regolarmente sulla faccia del pianeta. A questo poi va aggiunto che Giove è dotato - ad oggi - di 79 satelliti conosciuti (non contando i corpi celesti più piccoli).
Se potessimo assistere "dalla superficie" (essendo gassoso Giove non ha una superficie su cui fermarsi, ma nel nostro ragionamento rende l'idea) potremmo osservare esattamente quello che avviene anche durante le eclissi di Sole qui sulla Terra. L'ombra più scura è larga circa 3.600 chilometri, approssimativamente la stessa larghezza di Io, ed è stata scattata dalla sonda ad una distanza di circa 7.862 chilometri.
Juno ha acquisito i dati grezzi il 19 settembre 2019, poi l'immagine è stata elaborata dallo scienziato Kevin M. Gill, potenziandone i colori. Sapevate che tutte le immagini grezze acquisite dagli strumenti NASA sono a disposizione del pubblico? Chiunque abbia voglia e diletto può cimentarsi nella loro elaborazione. Qui per esempio trovate il catalogo "raw" della JunoCam.
Se vi siete persi la foto della settimana scorsa, qui troverete il link che fa per voi!
Diritti d'immagine: NASA / JPL-Caltech / SwRI / MSSS / Kevin M. Gill (CC-BY).
FONTE: NASA
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