Una nuova interpretazione della quantistica ci dice che la realtà non dipende dalla misura

Una nuova interpretazione della quantistica ci dice che la realtà non dipende dalla misura
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La meccanica quantistica nasce negli anni 20 e da allora gli scienziati stanno discutendo della sua interpretazione. La principale scuola è quella di Copenhagen in cui la persona che effettua la misura è in grado di influenzare il risultato della misura stessa. Questo mette in discussione l'esistenza della realtà esterna e oggettiva.

La meccanica quantistica è una teoria molto controversa, spesso non si capisce il confine tra quello che è realistico e quello che è fantascientifico, ed è responsabile di fenomeni molto strani come il teletrasporto quantistico.

Nel loro recente articolo, Jussi Lindgren e Jukka Liukkonen, due dipendenti pubblici finlandesi che studiano la meccanica quantistica nel tempo libero, hanno analizzato il principio di indeterminazione di Heisenberg. Secondo l'interpretazione classica ci sono delle grandezze, come la posizione e la velocità, che non possono essere determinate contemporaneamente con un grado di precisione arbitrario, questo perché la persona che effettua la misura perturba il sistema che vuole osservare.

L'esistenza o meno di una realtà esterna è uno dei punti più critici della meccanica quantistica, c'è chi sostiente che la realtà non possa esistere e chi, come Einstein o Karl Popper sostengono che invece esiste un background oggettivo ed esterno.

Nei loro studi, Lindgren e Liukkonen hanno concluso che la correlazione tra la posizione e velocità è fissata. In altre parole, la realtà oggettiva non dipende dalla persona che effettua la misura. I due studenti hanno utilizzato l'ottimizzazione dinamica stocastica e, nella loro teoria di riferimento, il principio di indeterminazione di Heisenberg è una manifestazione dell'equilibio termodinamico.

"Il risultato suggerisce che non c'è una ragione logica per cui i risultati debbano dipendere dalla persona che effettua la misura. Secondo il nostro studio, non c'è niente che suggerisce che la coscenza della persona potrebbe disturbare i risultati o modificare la realtà," spiega Jussi Lindgren.

Questa interpretazione è in accordo con le teorie della meccanica quantistica che si basano sui principi della fisica classica.

"Abbiamo studiato la meccancia quantistica come una teoria statistica. Il tool matematico è chiaro ma qualcuno potrebbe pensare che è noioso. Tuttavia, una spiegazione è davvero una spiegazione se è molto vaga," si chiede Lindgren.