Una nuova tecnica permette di rivelare il contenuto di lettere antiche senza aprirle

Una nuova tecnica permette di rivelare il contenuto di lettere antiche senza aprirle
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Secoli fa non esisteva ancora la crittografia, quindi le persone che dovevano comunicare in modo sicuro - senza avere la paura che qualcuno leggesse i messaggi - dovevano trovare dei metodi originali. Ad esempio una lettera veniva piegata più volte, venivano applicati diversi sigilli di cera e, qualora fosse stata aperta, si sarebbe visto.

Quando gli esperti trovano queste lettere si trovano sempre in difficoltà: è giusto aprirle per rivelare il contenuto o è meglio di no per preservare la sua unicità? Un nuovo metodo permette di fare entrambe le cose, senza danneggiare minimamente la lettera. Come? Ovviamente attraverso i raggi X. C'era però un problema: questo metodo era efficace solo quando le lettere avevano poche semplici pieghe.

Molteplici pieghe complesse, infatti, utilizzate per documenti ancor più segreti, non permettevano una corretta lettura... almeno fino ad adesso! Un nuovo scanner, progettato dagli scienziati della Queen Mary University di Londra, ha permesso di andare oltre le pieghe delle lettere più segrete, svelando i contenuti più nascosti al loro interno.

Questa tecnica è stata poi applicata al contenuto del Baule Brienne, una raccolta di lettere non consegnate di 300 anni fa, di cui 577 non sono mai state aperte. "Abbiamo imparato che le lettere possono essere molto più rivelatrici se non vengono aperte. Usare il dispiegamento virtuale per leggere una storia intima che non ha mai visto la luce del giorno - e non ha mai nemmeno raggiunto il suo destinatario - è davvero straordinario", hanno detto gli autori dello studio pubblicato su Nature Communications.

Insomma, sicuramente una tecnica che tornerà molto utile in futuro.