Un nuovo disegno di legge potrebbe assicurare la libertà a migliaia di elefanti africani

Un nuovo disegno di legge potrebbe assicurare la libertà a migliaia di elefanti africani
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E’ stato approvato un importante disegno di legge che vieterà quasi del tutto la vendita e lo spostamento di elefanti africani selvatici in strutture per intrattenimento e nelle cosiddette “strutture in cattività”.

La decisione arriva da Ginevra, in occasione di una riunione degli stati membri della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES).

Per chi non lo sapesse, la CITES è una Convenzione internazionale firmata a Washington nel lontano 1973 con lo scopo di impedire e limitare lo sfruttamento commerciale delle specie in pericolo e a rischio di estinzione.

Il testo è stato approvato con 87 voti a favore, 29 contrari e 25 astenuti, con una strenua opposizione dello Zimbawe che ha tentato, invano, di bloccare il voto.

Ricordiamo che lo Zimbawe ha, dal 2012, catturato e venduto elefanti agli zoo cinesi per un ammontare di più di 100 esemplari.

L’unica “scappatoia” inserita nel testo riguarda lo spostamento di queste creature, in casi eccezionali e solo previa consultazione con la CITES ed il gruppo specializzato in elefanti dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), qualora vi fosse la possibilità di assicurare una miglior sopravvivenza e perpetrazione della specie in altri luoghi.

Questa legge dovrebbe ridurre drasticamente la terribile pratica che prevede la cattura di elefanti vivi per essere inviati agli zoo o in altri luoghi di intrattenimento.

Inoltre l’UE ha affermato che molti elefanti africani catturati in natura e attualmente reclusi negli zoo potrebbero essere trasferiti in strutture diverse situate al di fuori dell’Africa.

La CITES ha sottolineato che gli elefanti di Africa orientale, occidentale e centrale sono quelli maggiormente a rischio e che, da tempo, sono stretto controllo e protezione della stessa organizzazione e che, per questo motivo, sono banditi da ogni scambio.

Tuttavia ha affermato che le colonie di elefanti dell’Africa meridionale, quelle comunemente più sane, possono essere soggette ad alcuni di questi scambi.