Nuovo DPCM: Ecco le differenze tra Zone Rosse, Arancioni e Gialle

Nuovo DPCM: Ecco le differenze tra Zone Rosse, Arancioni e Gialle
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Sembra che abbia preso finalmente forma il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, e a quanto pare l’intero territorio nazionale si vedrà bollato in diverse zone “colorate” a seconda della pericolosità di diffusione e di contagio del Covid-19. Le differenze tra le zone sono le seguenti.

Zona Giallo-Verde: in questa fascia rientrerà tutto il territorio italiano, ad eccezione di quelle zone in cui andranno stabilite le regole più ferree di cui vi parleremo più avanti. Non è definibile "verde" in senso assoluto in quanto tutta l'Italia si appresta ad affrontare momenti di apprensione, e occorerà molta cautela. La zona G-V godrà di un minor numero di “restrizioni”, sebbene entrino in vigore regole più rigide rispetto a quanto avvenuto dallo scorso 24 ottobre. In questa fascia il coprifuoco scatterà dalle ore 22 fino alle ore 05 del giorno successivo, consentendo eccezioni solo per casi “giustificati” e di assoluta necessità. La didattica sarà svolta totalmente in via digitale per le scuole superiori di secondo grado. Saranno chiusi musei, mostre, sale bingo, ma sarà consentito l’accesso ai parchi (rispettando le regole del distanziamento) e la capienza dei mezzi pubblici sarà ridotta al 50%;

Zona Arancione: qui – come si può immaginare – si avrà un inasprimento delle regole già citate poc’anzi. Tutte le attività della ristorazione saranno perennemente chiuse (e non più aperte fino alle 18). Si salvano dalla chiusura parrucchieri, centri estetici e i servizi che forniscono beni di primaria necessità (come farmacie, parafarmacie e alimentari). Cosa importante è che sarà vietato ogni tipo di spostamento tra Comuni differenti da quello del proprio domicilio o di residenza, eccezion fatta per chi è in grado di comprovare questioni di assoluta necessità o di lavoro. In questa fascia rimangono valide anche le limitazioni della zona Gialla che non sono state “sovrascritte”;

Zona Rossa: faranno parte di questa sezione tutte le parti del territorio italiano ad altissimo rischio infettivo. Questo rischio, vi ricordiamo, è basato su una serie di criteri presi in considerazione dall'Istituto Superiore della Sanità (in particolare l’indice “Rt”, che descrive il tasso di contagiosità dopo l’applicazione delle misure atte a contenere il diffondersi della malattia, più altri 21 fattori). Nella zona rossa gli spostamenti saranno ancor più ridotti, negando anche la mobilità all'interno del proprio Comune o zone limitrofe. Le passeggiate all’aria aperte saranno permesse, ma solo in solitaria o con le dovute precauzioni quali distanziamento e DPI. L’istruzione avverrà in forma telematica anche per le scuole medie, ad eccezione della classe Prima. Resteranno chiusi bar, pasticcerie, ristoranti, le attività di servizio e cura della persona e tutti i negozi che non vendono beni essenziali. Sarà consentita la ristorazione a domicilio e - fino alle 22 - la ristorazione con asporto.

A conti fatti la Zona Rossa è da considerarsi quasi come un “lockdown” mirato. Queste nuove disposizioni entreranno in vigore da domani 5 novembre 2020 fino al 3 dicembre (salvo ulteriori modifiche). Farà ritorno anche l’autocertificazione, che abbiamo già avuto il piacere di conoscere sin da marzo scorso: dovrà essere esibita per gli spostamenti di necessità qualora occorra muoversi nelle ore di coprifuoco o per giustificare qualsiasi cosa contravvenga alle regole sopraccitate.