Un nuovo metodo che permette di estrarre carburante aria e acqua da Marte

Un nuovo metodo che permette di estrarre carburante aria e acqua da Marte
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Gli esseri umani vogliono andare su Marte. Data l'immensa distanza coinvolta, qualsiasi operazione sulla superficie marziana dovrà essere il più autosufficiente possibile. Ciò significa che tutto quello che è necessario per la sopravvivenza dovrà essere procurato in loco.

Per questo motivo l'utilizzo dell'acqua - e quindi la sua estrazione - è essenziale per creare ossigeno, acqua potabile e carburante per razzi. Un team di ricercatori per questo motivo ha sviluppato un nuovo tipo di sistema di elettrolisi in grado di convertire l'acqua salata in prodotti utilizzabili pur essendo compatto e leggero.

Strumenti del genere esistono già, ma non sembrano essere funzionanti con l'acqua salmastra che può essere trovata sul Pianeta Rosso. Così, certi di questo limite, un team di ricercatori della McKelvey School of Engineering della Washington University di St. Louis (WUSTL) è stato in grado di creare il primo elettrolizzatore in grado di funzionare con soluzioni salmastre.

Queste pozze d'acqua salata sono state confermate da diverse missioni (un'immagine presente in calce alla notizia mostra una rappresentazione artistica dell'acqua sotto la superficie marziana). Sulla base di precedenti test, lo strumento sviluppato dagli esperti del WUSTL era in grado di produrre fino a 250 grammi all'ora di ossigeno gassoso utilizzando 300 Watt di potenza, funzionando in condizioni di pressioni e temperatura simile all'ambiente marziano.

Una tecnologia del genere potrebbe essere utilizzata anche sulla Terra: a bordo di sommergibili per consentire lunghe missioni in acque profonde.

Un nuovo metodo che permette di estrarre carburante aria e acqua da Marte