Nuovo record per temperature oceani: il 2021 è il peggior anno di sempre

Nuovo record per temperature oceani: il 2021 è il peggior anno di sempre
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Nel 2021 non bastava la conferma del nuovo record di temperatura registrata nell’Artico, pari a 38° C nella città siberiana di Verkhoyansk. Le ultime conferme giunte dagli esperti hanno confermato che nel 2021 gli oceani hanno raggiunto le temperature più elevate della storia.

L’analisi pubblicata su Advances in Atmospheric Sciences giusto ieri è chiarissima: l’anno scorso abbiamo registrato le temperature marine più calde di sempre in molteplici zone: Oceano Pacifico settentrionale, Oceano Atlantico settentrionale e Mar Mediterraneo. Complessivamente, i 2.000 metri superiori dei nostri oceani hanno assorbito 14 Zettajoule in più rispetto al 2020. In termini più comprensibili, si parla di sette bombe atomiche al secondo dalla potenza pari a quella vista a Hiroshima.

Si tratta di un caldo eccessivamente elevato per gli oceani che, nonostante effetti di raffreddamento dati da episodi come La Niña – ne abbiamo parlato anche in un altro contesto, ovvero nell’innalzamento del livello del mare del Pacifico a previsioni 2050 -, registra comunque un riscaldamento “ampio, di vasta portata”. Questa tendenza chiarisce come, sul lungo termine, saranno proprio gli oceani ad assorbire il calore delle nostre emissioni di gas serra, portando dunque all’innalzamento del livello del mare.

Il primo autore dello studio, Lijing Cheng, ha dichiarato: “Il riscaldamento degli oceani riduce l'efficienza dell'assorbimento di carbonio oceanico e lascia più anidride carbonica nell'aria. Il monitoraggio e la comprensione dell'accoppiamento di calore e carbonio in futuro sono importanti per tenere traccia degli obiettivi di mitigazione del cambiamento climatico. Fino a quando non raggiungeremo emissioni nette zero, il riscaldamento continuerà e continueremo a battere i record di contenuto di calore oceanico, come abbiamo fatto quest'anno. Una migliore consapevolezza e comprensione degli oceani sono una base per le azioni per combattere il cambiamento climatico”.