Un nuovo studio conferma: l'attività fisica prolunga la durata della vita

Che l'attività fisica sia un toccasana per la qualità della vita, ma una nuova ricerca proveniente dalla Norvegia porta altre motivazioni a supporto di tale tesi. Lo studio infatti ha scoperto che qualsiasi tipo di esercizio fisico porta ad una riduzione del rischio di morte precoce.

Il rovescio della medaglia è che l'attività sedentaria per più ore al giorno è legata ad un aumento della mortalità.

I ricercatori hanno effettuato degli studi su delle analisi passate incentrate sugli stili di vita sedentari, l'attività fisica e la morte. Nell'analisi sono stati inclusi i dati di oltre 36.000 adulti di età superiore ai 40 anni, di cui 2.100 morti durante lo studio.

Per giungere alla conclusione di cui vi abbiamo parlato sopra, il team di scienziati norvegese ha tenuto conto di vari fattori che potrebbero aver influenzato le morti, ed alla fine hanno scoperto che qualsiasi livello di attività fisica (dalla passeggiata a passo lento fino all'utilizzo dell'aspirapolvere in casa) è collegato ad un "rischio di morte sostanzialmente inferiore", il che vuol dire che facendo attività fisica si prolunga la durata della vita.

Lo studio fornisce alcuni esempi di ciò che è considerato esercizio fisico: dallo jogging alla camminata, passando per il taglio del prato e l'attività ai fornelli, senza dimenticare il lavaggio dei piatti. Sostanzialmente quindi nel calderone viene inclusa qualsiasi attività che preveda lo stare in piedi.

Non sorprende quindi che i ricercatori abbiano riscontrato un rischio minore di morte precoce negli individui che hanno fatto più esercizio fisico rispetto ad altri.

E' anche stato scoperto che essere sedentari per 9,5 ore o più al giorno ha comportato un aumento "statisticamente significativo" del rischio di morte. I risultati infatti indicano che gli impiegati, ed esempio, possono trarre grande benefici dall'interruzione delle attività per brevi periodi durante la giornata lavorativa.