Un nuovo studio restringe la ricerca della vita intelligente nella Via Lattea

Un nuovo studio restringe la ricerca della vita intelligente nella Via Lattea
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La ricerca della vita extraterrestre è viva più che mai e, con l'avanzare della tecnologia, diventerà sempre più facile scrutare la nostra galassia. Un team dell'Università di Manchester, infatti, ha scoperto una svolta analitica che potrebbe migliorare in modo significativo le nostre possibilità di trovare l'esistenza nella Via Lattea.

Il team ha notevolmente ampliato la ricerca di vita extraterrestre da 1.400 stelle a 280.000, aumentando il numero di astri analizzati di un fattore superiore a 200. Il risultato suggerisce che meno dello 0,04% dei sistemi stellari ha il potenziale per ospitare civiltà avanzate con una tecnologia radio equivalente o leggermente più avanzata rispetto agli umani del nostro tempo.

Oltre a migliorare i limiti per le stelle vicine, il team per la prima volta ha posto dei limiti su stelle più distanti. Ovviamente qualsiasi forma di vita che "abita" i confini della nostra galassia avrebbe bisogno di trasmettitori ancora più potenti per essere rilevabile. L'analisi, affermano i ricercatori, può solo individuare civiltà intelligenti e tecnicamente avanzate che utilizzano le onde radio come forma di comunicazione: non sono in grado, ad esempio, di rilevare la vita "semplice" o civiltà non tecniche.

Sfogliando il catalogo prodotto dalla sonda spaziale Gaia dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), il team di esperti ha misurato le distanze fino a oltre un miliardo di stelle, i ricercatori hanno ricalcolato i limiti sulla prevalenza di trasmettitori attorno a stelle all'interno del campo visivo del radiotelescopio e hanno espanso il numero di stelle studiate da 1.327 a 288.315.

L'enorme numero di stelle studiate ha consentito agli esperti di porre alcuni dei limiti più severi fino ad oggi nella diffusione di possibili "trasmettitori radio" in questa regione della nostra galassia.