Un nuovo studio suggerisce che mondi come Tatooine potrebbero essere comuni

Un nuovo studio suggerisce che mondi come Tatooine potrebbero essere comuni
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Gli appassionati di Star Wars conosceranno sicuramente Tatooine, il pianeta natale della famiglia Skywalker. Il corpo celeste in questione si trova all'intero di un sistema binario, in cui orbitano due stelle. Sul pianeta, quindi, ci sono due tramonti. Fantascienza? Non troppa.

Una recente analisi ha dimostrato che i doppi tramonti possono essere altrettanto comuni nella nostra galassia quanto il "singolo" che conosciamo sulla Terra, e questo ha grandi implicazioni per la nostra ricerca di vita al di fuori del Sistema Solare. Una buona parte delle stelle nella nostra galassia sono binarie. Oltre i due terzi delle stelle più massicce, infatti, vivono con un compagno, mentre solo un terzo dei piccoli nani rossi si trova in coppia.

Quindi, se metà delle stelle simili al Sole nella galassia sono in coppia, quei sistemi potrebbero ospitare pianeti simili alla Terra? Adesso sappiamo che potrebbero essere possibili. Tuttavia, cercare luoghi simili non è facile: la complicata danza orbitale delle stelle rende difficile "osservare" i deboli sussurri di influenza dai pianeti; individuare un pianeta attorno a una singola stella è già abbastanza difficile.

Recentemente, però, grazie al veicolo spaziale europeo Gaia, che ha accuratamente mappato milioni di stelle nella nostra galassia, una coppia di astronomi è stata in grado di esaminare il catalogo dei risultati degli esopianeti pubblicati in un nuovo articolo pubblicato sul sito di prestampa online arXiv. Nel recente studio, gli astronomi hanno scoperto oltre 300 sistemi planetari che in realtà avevano più di una stella. Se le stelle binarie sono molto vicine tra loro (separate da meno 2.5 unità astronomiche, UA), è altamente improbabile trovare un pianeta. Mentre quelli distanti tra 3 e 6 UA potrebbero avere più possibilità della presenza della vita.

Questo recente lavoro suggerisce che dovremmo estendere le nostre ricerche sugli esopianeti ai sistemi binari di stelle, perché potrebbero avere la stessa probabilità di ospitare la vita come qualsiasi stella solitaria.