Un nuovo tipo di cella solare di nuova generazione supera severi test internazionali
L'energia pulita e rinnovabile, come quella solare, sarà certamente il futuro. La ricerca su nuovi tipi di celle solari si fa sempre più grande, così un team di scienziati australiani ha prodotto per la prima volta una nuova generazione di celle a energia solare che superano gli standard di collaudo della Commissione elettrotecnica internazionale.
La maggior parte dei sistemi attuali si basano sul silicio per convertire la luce solare in energia utile. Tuttavia, il tasso di conversione energetica del silicio nei pannelli solari è vicino al raggiungimento dei suoi limiti naturali. Pertanto, gli scienziati hanno dovuto cercare nuovi materiali capaci di essere impilati sul silicio per migliorare i tassi di conversione dell'energia. Uno dei materiali più promettenti fino ad oggi è la perovskite, che può persino superare da sola il silicio.
"Sono molto economici, 500 volte più sottili del silicio e sono quindi flessibili e ultraleggeri. Hanno anche un'enorme energia che consente proprietà e alti tassi di conversione solare", afferma la professoressa Anita Ho-Baillie, della John Hooke Chair of Nanoscience dell'Università di Sydney. In forma sperimentale, negli ultimi 10 anni, le prestazioni delle celle solari di perovskite sono migliorate da livelli bassi a essere in grado di convertire il 25,2% di energia solare in elettricità, paragonabile ai tassi di conversione delle celle di silicio, che hanno impiegato 40 anni per raggiungere il loro livello.
C'è però un problema: le celle di perovskite non protette non hanno la durata di quelle a base di silicio, quindi non sono ancora commercialmente praticabili. Gli scienziati, in questo nuovo studio, hanno protetto le celle di perovskite utilizzando una semplice lastra di vetro. Grazie a questa copertura, sono stati "in grado di stabilizzare le celle di perovskite sotto le severe condizioni di collaudo ambientali della Commissione elettrotecnica internazionale. Le celle non solo hanno superato i test di ciclo termico, ma hanno superato i severi requisiti di umidità-calore e anche i test di congelamento", continua infine la donna.
Questi test aiutano a determinare se le celle solari sono in grado di resistere agli effetti delle condizioni operative esterne esponendoli a cicli ripetuti di temperatura tra -40 gradi e 85 gradi, nonché l'esposizione all'umidità relativa dell'85%.
Un nuovo tipo di cella, inoltre, potrebbe essere utilizzata nelle finestre in futuro.
FONTE: techxplore
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