Il veicolo della Dawn Aerospace "Aurora" ha appena ricevuto il via per i voli suborbitali

Il veicolo della Dawn Aerospace 'Aurora' ha appena ricevuto il via per i voli suborbitali
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Il parco di startup e agenzie aerospaziali che si concentreranno sui voli suborbitali (e non) è in costante aumento, e di recente alle fila dei grandi nomi si è aggiunta la Dawn Aerospace, compagnia neozelandese fondata nel 2017.

Sembra ieri quando per la prima volta sentivamo parlare di SpaceX, di Blue Origin o Virgin Galactic, eppure son passate quasi due decadi (la compagnia di Elon Musk per esempio è stata fondata nel 2002) e da allora abbiamo visto giorno dopo giorno decine di aziende inseguire i propri sogni aerospaziali, ognuna con la propria "visione del futuro".

È nel settore dei voli suborbitali che c'è stata la più grande affluenza di nuovi protagonisti: non solo perché è obiettivamente "più semplice" costruire e governare veicoli in orbita bassa capaci di rientrare, ma anche perché è un servizio che diventerà sempre più presente nelle nostre vite. Pensiamo ad esempio al trasporto dei nostri acquisti online o del servizio posta intercontinentale: con veicoli suborbitali veloci, leggeri e altamente riutilizzabili diventerebbe tutto più veloce e remunerativo.

Proprio in questo senso si intromette la nuova arrivata, la Dawn Aerospace. Non va però considerata una "novizia": sebbene sia stata fondata solamente nel 2017, la società fin ad ora ha lavorato intensamente nella produzione di propulsori spaziali capaci di utilizzare un nuovo tipo di combustibile, sostituendo la classica idrazina.

La Dawn Aerospace, capitanata e co-fondata da Stefan Powell, ha ricevuto pochi giorni fa la licenza ufficiale per i voli suborbitali, potendo iniziare finalmente la fase sperimentale del proprio aereo spaziale, il "Dawn Mk-II Aurora". Si tratta di un prototipo lungo 4.8 metri, che la compagnia ha intenzione di utilizzare come testimonianza del futuro veicolo aerospaziale che verrà, capace di volare più volte al giorno da qualsiasi aeroporto convenzionale.

"Abbiamo fatto passi da gigante nel rivoluzionare l'hardware del Dawn MK-II. Oggi è un passo significativo verso il lavoro restante: dimostreremo che possiamo volare da uno delle migliaia di aeroporti civili in tutto il mondo e farlo senza intralciare altri velivoli", ha detto Stefan Powell. "Vogliamo mantenere la Nuova Zelanda all'avanguardia nell'innovazione aerospaziale e non potremmo farlo in nessun'altra parte del mondo".

Secondo la visione del CEO il veicolo "Aurora" ha l'innegabile vantaggio di non dover avvalersi di nessun razzo o booster per raggiungere la quota di 100km, quindi si dimostra anche ecologico e meno inquinante rispetto alle soluzioni classiche, non dovendo abbandonare alcun detrito nelle acque o sulla terra ferma.

Il prototipo Mk-II ha una capacità per ora relativamente ridotta, potendo portare solo fino a 100kg di strumentazione in orbita, ma la Dawn Aerospace prevede molteplici modifiche per rendere il proprio veicolo sempre più capiente. I test di volo sono previsti per la fine del 2021.