Queste nuvole di Marte hanno messo a dura prova gli scienziati: ecco perché

Queste nuvole di Marte hanno messo a dura prova gli scienziati: ecco perché
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Il rover Curiosity - che si trova su Marte dal 2012 - ha aiutato gli scienziati a rispondere a un mistero vecchio di due anni. Il veicolo spaziale dalla NASA, infatti, ha individuato due anni fa per la prima volta un'insolita formazione di nubi, ma la sua esistenza ha messo a dura prova la nostra conoscenza sulle condizioni meteorologiche di Marte.

Le nuvole sul Pianeta Rosso sono una rarità, a causa della sottile l'atmosfera del pianeta e per la sua poca umidità. Quando riescono a formarsi, nel frattempo, si trovano tipicamente in basso sul pianeta: non più in alto di circa 60 chilometri. Quindi nella foto scattata da Curiosity (che potrete osservare come sempre il calce alla notizia) le nuvole - già di per sé una rarità - molto più in alto sulla superficie hanno confuso gli scienziati.

Così gli scienziati hanno atteso pazientemente che le nuvole si riformassero in alto e, verso la fine di gennaio 2021, sono finalmente comparse. Il valore ottenuto era nuovamente anomalo: le nuvole si trovavano molto più in alto del solito limite di 60 chilometri. Per questo motivo quindi, il team di Curiosity crede che siano in realtà anidride carbonica congelata, piuttosto che acqua.

"Gli scienziati cercano indizi sottili per stabilire l'altitudine di una nuvola", afferma la NASA, "e ci vorranno più analisi per dire con certezza quali delle recenti immagini di Curiosity mostrano nuvole di ghiaccio d'acqua e quali quelle di ghiaccio secco". Identificare la presenza di diversi gas, inclusa l'acqua, su Marte e il modo in cui si diffondono sul pianeta, è stato un elemento di lunga data della missione di Curiosity... e continuerà ancora!

Recentemente, invece, gli scienziati sono riusciti a rispondere a una grande domanda su dei "ragni" presenti su Marte.

Queste nuvole di Marte hanno messo a dura prova gli scienziati: ecco perché