NVIDIA ha un "piano" per arginare la crisi dei semiconduttori? C'entrano TSMC e Samsung

NVIDIA ha un 'piano' per arginare la crisi dei semiconduttori? C'entrano TSMC e Samsung
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È notizia delle scorse ore che, probabilmente a causa della crisi dei chip, le RTX 40 NVIDIA coesisteranno con le RTX 30. Non si tratta di una novità per il Team Verde, dal momento che solitamente NVIDIA mantiene sul mercato due o tre generazioni di GPU al contempo, ma in questo salto generazionale la mossa potrebbe avere significati più profondi.

Anzitutto, accanto alle RTX di serie 30 potrebbero sopravvivere anche le RTX 20, o almeno i modelli più amati della serie 20 di GPU di NVIDIA, che così potrebbe continuare a commercializzare ben tre generazioni delle proprie schede grafiche in contemporanea. Questa scelta di NVIDIA dipende da una pletora di fattori diversi: il primo, ovviamente, è la crisi dei semiconduttori in campo GPU, che rende difficile il passaggio rapido e totale da una produzione all'altra, favorendo invece la diversificazione delle catene produttive, mantenendo in vita device più antiquati.

Il secondo fattore da considerare è che oggi le GPU mantengono il proprio valore più a lungo, a differenza di quanto accadeva anni fa: in particolare, una CPU di serie 20 sarà ottima ancora per anni in campi come il mining di criptovalute e il gaming entry-level. Inoltre, paradossalmente le GPU meno costose sono, al momento, quelle che generano introiti maggiori ai produttori, poiché la produzione di nuovi wafer comporta costi decisamente elevati, esacerbati dalla crisi dei chip e che riducono notevolmente i margini di guadagno di NVIDIA, AMD e Intel sulle schede grafiche di nuova generazione.

Insomma, la decisione di NVIDIA potrebbe essere il sintomo di un cambiamento generalizzato nel mercato delle schede video, che potrebbe virare verso la coesistenza di più generazioni di GPU e verso la durata più lunga del supporto a queste ultime, magari al netto di prezzi generalmente più elevati anche tra i device entry-level.

Più specificamente legata ad NVIDIA, invece, è un'altra considerazione: la coesistenza tra le RTX 40 e le RTX 30 permetterebbe all'azienda di Santa Clara di rifornirsi sia da TSMC che da Samsung per i propri chip e wafer. Sappiamo già che NVIDIA inizierà a rifornirsi da TSMC per i wafer delle RTX con architettura Ada, abbandonando invece Samsung Foundries, che si è occupata delle forniture delle GPU con architettura Ampere ma che non riuscirebbe a stare al passo con il nodo a 5 nm della rivale taiwanese.

Mantenendo la produzione delle RTX di serie 30, però, NVIDIA collaborerebbe sia con TSMC che con Samsung, il che, specie in un momento di crisi degli approvvigionamenti come quello che stiamo vivendo, garantirebbe al Team Verde un indubbio vantaggio sulla concorrenza: la possibilità di rifornirsi da due "pool" di chip diversi senza legarsi ad un solo produttore. In questo modo, anche in caso di un peggioramento ulteriore delle scorte di chip, NVIDIA dovrebbe garantire GPU in quantità, benché spalmate su tre generazioni diverse, riuscendo al contempo a ridurre la capacità produttiva dei rivali, specie per quanto riguarda AMD.