NVIDIA, pugno duro contro le GPU-clone: saranno rimosse dagli ecommerce

NVIDIA, pugno duro contro le GPU-clone: saranno rimosse dagli ecommerce
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A metà febbraio, vi abbiamo parlato delle schede video NVIDIA RTX con memorie false in vendita su Aliexpress. Dopo aver scoperto della truffa, sembra che la stessa NVIDIA abbia deciso di porle fine prendendo di mira tutti i rivenditori di schede video false, grazie all'aiuto di alcuni ecommerce internazionali.

La notizia arriva da un report di MyDrivers, rilanciato poi da Tom's Hardware, che spiega che NVIDIA ha finalmente preso di petto il problema delle GPU fasulle, che somigliano in tutto e per tutto alle sue schede video della serie RTX ma che in realtà contengono componenti decisamente meno performanti, o addirittura non funzionano proprio. Queste schede video sarebbero in vendita su svariati ecommerce, specie tra quelli cinesi, dunque il Team Verde avrebbe instaurato una partnership con i colossi delle vendite online per bloccare le vendite delle GPU-fuffa.

Il problema, spiega MyDrivers, è diventato particolarmente pressante quando i produttori di questi cloni, ovvero aziende come 51RISC, Corn e MLLSE, hanno iniziato a uscire dai confini cinesi con le loro GPU, che sono così diventate un caso soprattutto negli Stati Uniti, dopo essere comparse sulle pagine di marketplace virtuali del calibro di Amazon, Newegg ed eBay.

Negli scorsi giorni, dunque, NVIDIA ha "disconosciuto" queste aziende, definendole dei "partner non ufficiali" e spiegando di non aver mai concesso loro alcuna autorizzazione per la produzione di versioni customizzate delle proprie GPU. In secondo luogo, la compagnia ha anche spiegato di non sapere come sia possibile per queste realtà produrre dei cloni così simili alle proprie GPU, almeno dal punto di vista estetico.

All'atto pratico, però, i provvedimenti presi da NVIDIA riguardano il blocco delle vendite online delle GPU false, grazie ad una serie di accordi con grandi rivenditori come le piattaforme cinesi JD.com e Douyin, che nelle scorse ore hanno "ripulito" i propri siti web dai listing truffaldini. Resta solo da capire se l'azienda riuscirà a concludere accordi simili anche con Aliexpress (da cui arrivano molte delle GPU fasulle) e con gli e-commerce occidentali.