NVIDIA schiera il nuovo supercomputer da 5 petaflop contro il Covid-19

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NVIDIA ha annunciato che il nuovo supercomputer DGX A100, presentato quest'oggi durante il keynote della GTC 2020, sarà inviato all'Argonne National Lab per aiutare i ricercatori del Governo nella lotta contro il Coronavirus.

Il progetto riprende quello annunciato la scorsa settimana dall'Italia, che ha messo in campo tutti i supercomputer più potenti per lavorare su vaccini e cure in grado di sconfiggere la pandemia.

Il DGX A100 rappresenta il supercomputer basato sull'AI di terza generazione della società, e vanta 5 petaflop di potenza di calcolo grazie alle otto GPU Ampere A100. Nell'annuncio stampa, NVIDIA ha sottolineato che un singolo A100 è in grado di racchiudere "la potenza di calcolo e la capacità di un intero data center in un'unica piattaforma flessibile".

Da qui la scelta di mettere a disposizione del mondo accademico quest'enorme potenza, che secondo Rick Stevens "aiuterà i ricercatori a studiare trattamenti e vaccini oltre che studiare la diffusione del virus, per consentire agli scienziati di svolgere in maniera più veloce svariati compiti".

Nello specifico, i ricercatori di Argonne saranno in grado di effettuare "lo screening di un miliardo di farmaci in meno di 24 ore", un lavoro che solitamente richiede quasi un anno.

Kimberly Powell, vice president of healthcare di NVIDIA, ha spiegato che "questo supercomputer combinerà sia il calcolo accelerato che l'intelligenza artificiale". Ad esempio può essere usato per capire come le molecole interagiscono con i farmaci, ma anche come possono agire sulla proteina che permette al virus di agganciarsi alle cellulare per replicarsi.