NVIDIA e TSMC aumentano la produzione di schede video: c'entrano le sanzioni alla Cina

NVIDIA e TSMC aumentano la produzione di schede video: c'entrano le sanzioni alla Cina
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NVIDIA lancerà le sue RTX 40 nelle prossime ore, durante il consueto appuntamento autunnale con la GTC. Intanto, però, pare che l'azienda di Santa Clara si stata catturata dal "fuoco incrociato" delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti contro Pechino e viceversa.

Il portale taiwanese UDN, infatti, spiega che nelle prossime settimane Washington potrebbe bloccare le importazioni di schede video in Cina da parte dei produttori americani, tra cui figurano ovviamente AMD, NVIDIA e Intel. Proprio NVIDIA avrebbe però una serie di contratti estremamente importanti con delle aziende cinesi per la fornitura di GPU A100 e G100 per server e datacenter.

Considerati prezzo e potenza delle GPU Hopper GH100 di NVIDIA, è abbastanza evidente che il colosso di Santa Clara voglia onorare i contratti prima dell'entrata in vigore delle sanzioni, e per questo starebbe facendo pressioni su TSMC, che produce i chip di base delle schede video, per aumentare la velocità di output di queste ultime. In particolare, NVIDIA vorrebbe evadere tutti gli ordini entro fine 2022, in modo da sfruttare il periodo di transizione verso le sanzioni "dure" imposte da Washington, che avranno inizio nel 2023.

A quanto pare, però, la fretta di NVIDIA potrebbe avere un'altra interessante ripercussione, ovvero quella di generare enormi introiti per TSMC nel 2022, soprattutto nell'ultimo trimestre dell'anno: secondo UDN, infatti, la compagnia taiwanese avrebbe predisposto un sistema prioritario chiamato "super hot run" per la produzione in tempi rapidissimi di chip richiesti dai fornitori che ne hanno urgenza. Ovviamente, tale sistema dovrebbe avere dei costi nettamente maggiori della produzione regolare.

Sembra comunque che né le sanzioni contro la Cina né lo spostamento momentaneo di risorse di NVIDIA e TSMC verso il comparto server avranno un impatto sulle RTX di serie 40, ovvero le GPU per i consumatori, che verranno lanciate nei prossimi mesi e che sono prodotte con delle linee "standard" dal gigante taiwanese dei semiconduttori. Più problematico per le nuove schede di Santa Clara, invece, potrebbe essere invece il clamoroso addio di EVGA a NVIDIA e al mercato GPU, diventato ufficiale solo la scorsa settimana.