Obama contro Facebook e Google: "grave pericolo per le democrazie"

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E' stato il primo politico al mondo a lanciare (e vincere) una campagna elettorale "social". Stiamo parlando ovviamente di Barack Obama, il due volte presidente degli Stati Uniti, che ha vinto la prima campagna elettorale che l'ha portato alla Casa Bianca affidandosi quasi esclusivamente ai social network tipo Facebook.

Oggi, mentre si sta godendo il meritato riposo, ha scaricato i giganti come quello di Mark Zuckerberg, che secondo lo stesso potrebbero rappresentare un importante rischio per le democrazie.

Secondo lo stesso ex presidente, piattaforme come Facebook e Google stanno "segregando gli americani in due realtà completamente differenti. Luoghi nei quali non solo le opinioni ma anche i fatti più elementari vengono contestati e rimessi in discussione. È molto difficile immaginare come una democrazia possa continuare a funzionare nel lungo periodo in una situazione simile".

L'allarme è arrivato nel corso di un discorso tenuto da Obama al MIT di Boston a porte chiuse, da qui il motivo per cui molte delle dichiarazioni sono state pronunciate con estrema franchezza.

Barack Obama sostiene però che Google, Facebook ed altre società della Silicon Valley "rappresentano un bene comune, oltre ad essere imprese commerciali", e proprio per questo motivo, dovrebbero "chiedersi se stanno contribuendo in qualche modo a corrodere la democrazia", anche se "è anche vero che queste piattaforme sociali sono solo uno strumento".

Dichiarazioni che faranno sicuramente discutere, in un periodo molto turbolento per social network come Facebook che sono accusati di aver intaccato il processo elettorale americano.