L'oggetto proveniente dai confini del nostro sistema è unico: ecco perché

L'oggetto proveniente dai confini del nostro sistema è unico: ecco perché
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Un corpo celeste, che ha le dimensioni di un pianeta molto piccolo o una cometa, si sta avvicinando all'interno del nostro Sistema Solare dai confini di quest'ultimo. Si chiama 2014 UN271 e gli esperti non vedono l'ora di poterlo studiare ancora più nel dettaglio, poiché potrebbe essere l'oggetto più grande mai scoperto finora dalla nube di Oort.

In particolare gli scienziati saranno in grado di studiare il corpo celeste nel 2031, quando raggiungerà il punto più vicino alla Terra; non aspettatevi un avvicinamento "ravvicinato", poiché in quell'occasione 2014 UN271 si troverà alla stessa distanza dal Sole di Saturno... sicuramente "vicino" quando ci riferiamo alle scale galattiche del nostro Sistema Solare.

La speranza è riuscire a carpire tutte le informazioni necessarie, perché la prossima volta l'oggetto passerà di nuovo tra altri 612.190 anni. La bizzarra orbita della roccia spaziale lo porta a vagare in tutto il nostro "quartiere galattico" e, a volte, finisce quasi per "scappare" nello spazio interstellare (un luogo già raggiunto dalle sonde Voyager).

Come potrete immaginare, è davvero raro che un oggetto del genere si faccia vivo dal Sistema Solare esterno a quello interno. L'occasione per studiare 2014 UN271, quindi, sarà sicuramente colta da moltissimi esperti (e telescopi) in tutto il mondo, visto che solitamente vengono create missioni ad hoc per studiare questi oggetti (come la sonda spaziale New Horizons).

L'oggetto proveniente dai confini del nostro sistema è unico: ecco perché