Oggetto di Thorne-Żytkow, la stella ipotetica "impossibile" da trovare

Oggetto di Thorne-Żytkow, la stella ipotetica 'impossibile' da trovare
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L'Universo è un posto davvero bizzarro, pieno di stranezze e unicità. Al suo interno possiamo trovare di tutto purché rispetti le leggi della fisica. L'Oggetto di Thorne-Żytkow, ad esempio, rientra in quest'ultima categoria. Stiamo parlando di una stella di neutroni all'interno di una stella supergigante rossa... una sorta di matrioska cosmica.

Secondo le simulazioni, se i due corpi celesti dovessero avvicinarsi troppo l'uno all'altro, le due stelle possono fondersi insieme. La stella di neutroni potrebbe vivere all'interno del suo ospite molto più grande, quasi come un parassita cosmico. Nonostante le leggi fisiche siano d'accordo sulla loro esistenza, trovarla sembra essere molto difficile, quasi impossibile.

Uno studio pubblicato nel 1975 sul The Astrophysical Journal, suggerisce che queste stelle sarebbero state quasi identiche ai supergiganti rossi (come Betelgeuse). Un oggetto di Thorne-Żytkow, invece, può vivere 10 volte in più. La scoperta di un corpo del genere (sospetto) è stata annunciata nel 2014, in una stella che si trovava a circa 200.000 anni luce di distanza nella Piccola Nube di Magellano, una galassia nana che orbita attorno alla Via Lattea.

Dopo aver esaminato i dati di due dozzine di giganti rosse, una stella in particolare si è distinta. Il sistema, soprannominato HV 2112, fu inizialmente catalogato come variabile nel 1908 dall'astronoma Henrietta Swan Leavitt. All'epoca gli esperti pensavano che fosse una stella supergigante rossa in procinto di esplodere in supernova. Tuttavia, più di 100 anni dopo la scoperta, l'analisi di un team di scienziati rivelò insolite firme chimiche (litio, calcio e altri elementi) che potevano spiegare solo attraverso le uniche reazioni nucleari di un oggetto di Thorne-Żytkow.

HV 2112, tuttavia, sembrava avere anche altre strane impronte chimiche che non si aspettavano di osservare. Sulla base di questi misteri rimanenti, non c'erano prove necessarie per confermare la scoperta. Insomma, per adesso questo corpo celeste rimane ancora nella "fantasia" degli astronomi, ma un giorno potrebbero trovarlo davvero.