Un'onda gravitazionale a bassa frequenza per spiegare la materia oscura

Un'onda gravitazionale a bassa frequenza per spiegare la materia oscura
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Lo studio della materia oscura non sembra procedere, dal momento che sembra davvero complicato misurarne qualunque effetto. Ora sembra che le onde gravitazionali potrebbero darci una mano.

Dopo avervi parlato dello sviluppo di nuove tecniche per lo studio della materia oscura e di nuove teorie per spiegarne l'esistenza, vi vogliamo raccontare di come le onde gravitazionale potrebbero aiutare a studiarla.

La collaborazione NANOGrav ha recentemente misurato un'onda gravitazionale con frequenza (o energia) incredibilmente bassa, pari a 10-8 Hz, ossia un'oscillazione ogni anno. Inizialmente non si riusciva a spiegarne la provenienza, ma, analizzando i dati, il Prof. Pedro Schwaller e Wolfram Ratzinger hanno ipotizzato che possa rappresentare un'evidenza di fenomeni non ancora spiegabili dal Modello Standard. In particolare, il segnale sembra poter essere prodotto da una particella leggerissima, l'assione, che potrebbe essere uno dei migliori candidati per spiegare la materia oscura.

Lo studio delle onde gravitazionali ci permette di studiare l'Universo Primordiale, pochi istanti dopo il Big Bang. Lo studio dei possibili emettitori di questa onda gravitazionale a bassa frequenza ha l'obiettivo di identificare quale oggetto astrofisico possa averla prodotta. La misurazione di altre onde di questo tipo aiuterà certamente a far fiorire nuove teorie che spieghino la materia oscura e a comprendere lo scenario in cui l'Universo si è sviluppato immediatamente dopo la sua formazione.